Conto corrente pignorato, tutti i trucchi (legali) per evitare di perdere i soldi: seguili prima che sia tardi

conto corrente pignorato
Come salvare i soldi di un conto corrente pignorato – depositphotos – finanzarapisarda.com

Il pignoramento del conto corrente può preoccupare molti utenti che non sanno ancora come comportarsi per evitarlo

Un credito che non è possibile recuperare, un debitore in sofferenza. Molte le possibilità che possono portare ad un unico risultato: il pignoramento del conto corrente. Una pratica estrema che può mettere in difficoltà più di una persona. Soprattutto se questo passaggio è un atto voluto dalle autorità competenti e non tiene in considerazione le condizioni dell’utente.

Il procedimento di pignoramento è regolato dal Codice di Procedura Civile italiano che disciplina le modalità e i limiti per eseguire un pignoramento. I creditori, previa ottenuta l’autorizzazione del giudice, possono avvalersi di un ufficiale giudiziario per eseguire il pignoramento, richiedendo alla banca la trattenuta delle somme necessarie per soddisfare il proprio credito.

Gli enti predisposti al pignoramento del conto corrente includono principalmente l’Agenzia delle Entrate, l’INPS , e altri enti pubblici, oltre ai creditori privati che hanno ottenuto un titolo esecutivo. Questi enti hanno il diritto di procedere al pignoramento in caso di mancato pagamento di imposte, altre obbligazioni di natura fiscale o sociale

La legge prevede alcune garanzie per il debitore, stabilendo confini, procedure e minimi vitali che devono essere rispettati durante il processo di pignoramento. La legge italiana garantisce una somma minima non pignorabile, finalizzata a garantire un livello base di sussistenza del debitore: viene chiamata “minimo vitale” e può variare anch’essa in base alla situazione.

Come funziona il pignoramento

Il pignoramento del conto corrente non è un processo automatico, ma avviene dopo aver accertato che il debitore non riesce a saldare il debito in modo autonomo, volontariamente o per altre ragioni. Per questa ragione, la misura viene applicata solo a seguito dell’emissione di un titolo esecutivo(come un decreto ingiuntivo oppure una sentenza) attraverso l’intervento di un ufficiale giudiziario.

Di norma, il pignoramento del conto corrente non porta al blocco dell’intera somma depositata presso la propria banca, bensì viene garantito un cosiddetto “minimo vitale”. In altre parole, può essere pignorata la porzione di denaro che eccede il triplo dell’assegno sociale: considerato un attuale assegno pari a 502,27 euro, la misura riguarderà le somme eccedenti 1.509,81 euro.

Conto corrente pignorato
Depositphotos
FinanzaRapisarda.com

Cosa fare e come tutelarsi

Per arrestare questo pignoramento telematico, e soprattutto sbloccare il conto corrente, il contribuente, ed eventualmente il suo avvocato, dovranno presentare una richiesta di rateizzazione del debito entro 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento. Inoltre, qualora la richiesta di dilazione sia accettata, dovrà anche essere pagata la prima rata del piano di ammortamento.

Un’altra strategia consiste nel prelevare (in contanti) il denaro dal conto corrente, lasciando il conto stesso “in rosso”. Altra soluzione è quella di spostare il denaro dal conto corrente del debitore a quello di una terza persona. Un’ulteriore modalità che può essere utilizzata per “svuotare” il conto può consistere nell’emissione di uno o più assegni circolari.