IMU prima casa, se rientra in questi parametri la rata va pagata il prima possibile: in molti non lo sanno e finiscono nei guai | Evita la multa in pochi istanti

Se non si pagano le tasse si commette evasione e si pagano tante sanzioni. Facile pagare, se si hanno i soldi.

Churchill diceva che uno Stato che impone troppi tributi ai suoi cittadini per trovare la prosperità, è identico a un uomo che mette i piedi dentro a un secchio e cerca di sollevarsi per il manico.

Parole sagge da grande statista, in tempi in cui forse circolava più denaro e la speranza di una vera e concreta ripresa economica era ancora possibile, mentre oggi il panorama è decisamente cambiato.

La crisi ormai non è un segreto e tutte le economie mondiale cercano più che altro di spostare i pochi fondi a disposizione in maniera fantasiosa, per cercare di far quadrare i bilanci, con risultati non sempre apprezzabili dai cittadini.

Ogni anno vi sembra di trovarvi a Capitol City, come nel celebre romanzo di Suzanne Collins, e vedete cominciare gli Hunger Games, con lo Stato che chiede, chiede, chiede e poco concede in cambio dei vostri tributi.

C’era una volta l’IMU sulla prima casa

Per anni gli italiani hanno storto il naso sull’imposta sulla prima casa, ritenuta ingiusta per tutti coloro che a fatica con sacrifici avevano acquistato un’abitazione in cui vivere. L’imposta municipale unica era stata introdotta dal governo Berlusconi e poi validata da quello Monti con il famoso decreto “salva Italia”, incrementando le rendite catastali delle abitazioni, per avere un’imposta più cospicua.

Questa imposta è arrivata ad avere così tante critiche che è stata messa in dubbio la sua costituzionalità, ma, in un paese in deficit, era la sola possibilità per far tornare soldi nelle casse di uno stato in crisi insanabile. Tuttavia, era un’imposta poco equa, valore catastale e immobiliare non sono la stessa cosa e persone abbienti potevano pagare importi esigui a seconda dell’accatastamento del loro immobile.

Chi deve ancora pagare l’IMU

L’Imu sembra scomparsa, perché, se si risiede nella propria abitazione, non deve più essere pagata, ma la riforma del catasto potrebbe cambiare lo status quo. Molte abitazioni potrebbero essere rivalutate come “case di lusso” classificate come A/1, A/8 e A/9 e, in questo caso, anche se usate come prima dimora, la tassa sarà dovuta in base alla rendita.

Per sapere se la vostra casa è stata rivalutata e rientra in queste categorie, è necessario richiedere all’Agenzia delle Entrate le informazioni sull’abitazione, lo potete fare anche on line tramite l’accesso all’apposito portale con il vostro SPID.