Caricabatterie a rischio incendio, con questi modelli la tua vita è in pericolo: smetti subito di usarli o sei spacciato

Morte caricabatteria
Caricabatteria e presa elettrica – finanzarapisarda.com

Non tutti i caricabatterie sono uguali: tra i dispositivi di ricarica presenti sul mercato bisogna stare attenti a quale compriamo.

Quando acquistiamo uno smartphone nuovo, in dotazione c’è sempre – o quasi sempre – un caricabatterie “di serie”, comprensivo del proprio cavo USB. Nel caso il telefono da acquistare ne fosse sprovvisto, è sempre possibile aggiungere alla spesa un dispositivo di ricarica di marca, e tornare così a casa con il kit completo.

Capita però talvolta che il cavo USB col tempo si rovini, o che lo spinotto del caricabatterie cominci a non funzionare più bene. Avere a disposizione un kit di ricarica di emergenza si rivela pertanto una buona tattica da adottare.

Ci possono inoltre essere anche altri motivi per possedere più di un caricabatterie. Ad esempio, potrebbe essere necessario tenerne uno fisso a lavoro, uno a casa ed uno in macchina. Ma a quel punto i costi cominciano ad essere un po’ eccessivi.

Un caricabatterie Apple, ad esempio, se acquistato direttamente sul sito ufficiale, non costa meno di 25 € (modello base), ma può anche arrivare a superare i 100 €. Ed ecco che, molto spesso, si è costretti a guardare altrove, ossia ad acquistare soluzioni non brandizzate ma “compatibili”.

Caricabatterie e cavi USB compatibili

Sono tantissime le opportunità che il mercato ci offre se vogliamo comperare un kit di ricarica a basso prezzo. I costi in tal caso scendono, ed anche parecchio. Basta fare un giro su Amazon, ad esempio, per rendersene subito conto. Ma occhio però a che cosa acquistiamo…

E’ di qualche mese fa ad esempio la notizia di una ragazza, in provincia di Avellino, morta folgorata pare a causa di un caricabatterie e di un cavo USB difettosi. La poveretta è stata uccisa da una scarica elettrica di 230V. Ma quale era il modello del caricabatterie mortale?

Scossa eletrrica mortale
Presa elettrica difettosa – finanzarapisarda.com

Occhio alle marche ed ai modelli

Sfortunatamente non possiamo ancora sapere esattamente quali fossero la marca ed il modello del kit di ricarica difettoso, poiché ancora vige il segreto istruttorio. L’indagine è infatti ancora in corso e tali notizie verranno divulgate solo a chiusura del dossier.

Ciò che però sappiamo è che sia il cavo USB sia il caricabatterie erano stati acquistati, a poco prezzo, presso un rivenditore non ufficiale: uno dei tanti “negozietti” che popolano le strade delle nostre città. Da quanto è emerso, entrambi gli oggetti risultavano sprovvisti di manuale di istruzioni, di avvisi sulla sicurezza e di dichiarazione di conformità CE: elementi che dovrebbero subito metterci in guardia e disincentivarci all’acquisto.