Assegno di Inclusione negato, l’INPS lo toglie a migliaia di famiglie: per colpa di questa svista non vedrai un euro

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Inps e assegno di inclusione – AdobeStock – www.FinanzaRapisarda.com

L’Inps ha pubblicato il calendario per il pagamento dell’assegno di inclusione del mese di Maggio 2024, leggete e scoprite le news.

E’ stato attivato dall’Inps il servizio online per consentire alle Asl la verifica della condizione di svantaggio economico, ai fini dell’accesso all’Assegno di Inclusione (Adi).

Lo ha comunicato direttamente l’ente nel messaggio n. 1816/2024 in cui spiega che, comunque, decorsi 60 giorni, in assenza della verifica da parte dell’Asl, l’Inps accoglie comunque la domanda di Adi, in base alla regola del silenzio assenso.

Grazie a questa regola, pertanto, già dal mese di Aprile 2024 sono stati posti in pagamento i primi assegni Adi.

L’assegno è concesso per coloro che soddisfano certi requisiti specifici per tutti i nuclei familiari che sono definiti non occupabili. Si tratta di quei nuclei in cui almeno un componente si trovi in una delle seguenti condizioni: è disabile; è minorenne; ha età di 60 anni almeno; è in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari certificato dalla pubblica amministrazione.

Pagamento ADI Maggio 2024

I beneficiari potranno usufruire della somma che spetta loro a partire dal 15 maggio, nel momento in cui ritirano la carta, se hanno sottoscritto il patto di attivazione digitale entro Aprile.

Il discorso, invece, cambia per i soggetti che hanno presentato la richiesta e firmato il PAD in precedenza. E si sono visti accreditare almeno una mensilità. Il pagamento, in questo caso, avverrà il 28 maggio 2024.

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Chi riceverà l’assegno di inclusione – AdobeStock – www.FinanzaRapisarda.com

Sospensione assegno Adi a Maggio per alcuni

Rispondere alla chiamata dei servizi sociali è necessario per avviare il percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa tramite il Patto per l’Inclusione. Tuttavia potrebbe succedere che alcune persone non ricevano alcuna chiamata: a questo punto però devono essere loro ad attivarsi entro i termini, ossia 120 giorni dal momento della sottoscrizione del Patto, e recarsi presso i servizi sociali del proprio Comune di residenza per dare la disponibilità al primo appuntamento.

Se la sospensione è avvenuta per questo motivo i pagamenti riprenderanno non appena si terrà l’incontro con i servizi sociali e si avrà diritto a percepire anche gli arretrati sulla carta ADI. Ricordate che il vostro comportamento attivo e di collaborazione coi servizi sociali è fondamentale, qualora siano loro lenti e non riescano a contattarvi, prendete voi un appuntamento o comunque fatevi sentire per evitare che si verifichi la sospensione automatica dell’assegno. Segnate i giorni sul vostro calendario.