Buoni fruttiferi, investi 5000 euro e avrai un tesoro in tasca: questi sono i migliori della stagione

BTP
La crescita dei rendimenti nel tempo – finanzarapisarda.com

Nuove interessanti opportunità per i risparmiatori italiani. Scopriamo quanto rendono oggi i buoni fruttiferi postali.

Come molti altri emittenti istituzionali, anche Poste Italiane ha recentemente adeguato la redditività dei propri strumenti finanziari. Sono infatti aumentati, da poco, i tassi di interesse applicati ai buoni fruttiferi postali (BFP).

C’è stato un tempo in cui, in ogni famiglia italiana, questi strumenti di risparmio tradizionale erano massicciamente presenti. I pochi o tanti risparmi, frutto del proprio lavoro, venivano molto spesso convogliati nei BFP, i quali fornivano rendimenti certi e molto alti, poiché i tassi di interesse erano al tempo agganciati ad una inflazione a sua volta elevatissima.

Negli ultimi decenni, invece, a causa del “raffreddamento” del costo del denaro e di un carovita praticamente inesistente, l’interesse per i BFP – così come per altre forme tradizionali di investimento a redditività certa e fissa (leggi: buoni del tesoro) – era andato via via scemando.

Oggi invece, come sappiamo, siamo di nuovo in una situazione di alta inflazione. Inoltre, il denaro è tornato a costare caro, con un tasso BCE al 4,50%. E’ naturale, quindi, che anche tutti gli strumenti finanziari a reddito fisso riprendano la loro corsa al rialzo. E non fanno eccezione i buoni fruttiferi postali.

I rendimenti dei buoni fruttiferi postali

Se analizziamo i BFP presenti in collocamento con un orizzonte temporale a breve/medio termine – ossia tra i tre ed i sei anni – troviamo delle interessanti proposte, ovviamente per chi è orientato al risparmio “garantito”. Tutte le soluzioni che il portale di Poste Italiane suggerisce presentano infatti rendimenti annui lordi eguali o superiori al 3%.

Si tratta certamente di una buona realizzazione, soprattutto se l’investimento viene portato a scadenza. Ma procediamo con ordine. I buoni fruttiferi acquistabili, ad esempio investendovi 5.000 €, sono quattro. Conosciamoli un po’ meglio.

Rendimenti buoni fruttiferi postali
Il logo di Poste Italiane – finanzarapisarda.com

Investire 5.000 € in BFP

C’è innanzitutto il Buono 3×2, durata massima sei anni, con interessi riconosciuti ogni triennio. Se portato a scadenza, esso ci fa guadagnare circa il 17%: 5.848,98 € è infatti il valore di rimborso netto a scadenza, investendovi 5.000 €. Per chi rinnova titoli a scadenza c’è poi il Buono Rinnova, anch’esso con sei anni di durata. +18,5% è il guadagno finale, con un rimborso pari a 5.925,52 €.

Per chi ha orizzonti più brevi, ci sono altre due opzioni. Il Buono 4 anni Plus riconosce interessi dell’11% circa alla scadenza quadriennale, con un rimborso netto pari a 5.549,10 €. Stessa dinamica e redditività per il Buono Soluzione Eredità, dedicato esclusivamente ai beneficiari di un procedimento successorio concluso presso Poste.