Mercato tutelato Luce, finalmente una buona notizia: non dovrai più cambiare | Cosa sta succedendo

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mercato libero- www.finanzarapisarda.com

Il mercato tutelato sta per finire, la strada del mercato libero luce e gas è spianata, ma ancora qualche domanda merita risposta.

Come ormai tutti sapete, il mercato tutelato sta arrivando al traguardo e una nuova vita per le vostre bollette sta per cominciare, tuttavia molti sono i dubbi, molte le dinamiche che non sono state chiarite adeguatamente e gli italiani sono confusi.

Ad esempio, per quanto riguarda le bollette del gas di Gennaio, il fatto che l’ IVA torni al 22% è molto preoccupante, non sono ancora chiari i costi di fornitura che le compagnie riusciranno ad applicare, perciò il dubbio è su quanto le bollette potrebbero aumentare.

Il governo inizialmente era fermo sul fatto che non si potesse prorogare la tutela nel 2024, ma alla fine ha deciso di capitolare e ha concesso un piccolo rinvio alla fine del mercato tutelato per quanto concerne le forniture di energia elettrica.

Una piccola regalia in extremis concessa dall’authotity per l’energia Arera, per il benessere dei clienti dicono.

Cosa è stato deciso

Dopo che il governo si era rifiutato di concedere una dilazione al mercato dell’energia elettrica, il presidente Stefano Besseghini di Arera ha annunicato che dal primo di aprile, come era stato previsto, la data della fine del mercato tutelato per la luce è stata spostata al primo luglio. Tutto ciò al fine di assicurare uno svolgimento coerente del processo per i clienti. Ricordate che l’asta per i clienti non vulnerabili, che non hanno scelto un’operatore del mercato libero, è stata rinviata al 10 gennaio 2024.

L’authority ha detto che questa decisione è stata presa in maniera consapevole per permettere alla clientela di decidere in maniera pensata e di avere l’adeguata informazione, per potersi preparare al passaggio adeguatamente.

decisioni prese per l'energia elettrica
decisioni prese per l’energia elettrica- www.finanzarapisarda.com

Lo sciopero degli operatori

La proroga al passaggio è sicuramente una cortesia per i consumatori, ma ha visto anche soppressa quella che veniva definita “norma di dignità” che prevedeva l’applicazione della clausola sociale. Questa norma in vigore dal 2016 prevedeva, in caso di passaggio di appalto da un’impresa a un’altra, il rapporto garantito di lavoro degli impiegati del call center alle stesse condizioni con il nuovo subentrante.

Sono stati fatti scioperi, perché senza questa clausola, le compagnie che si aggiudicheranno un lotto di clienti che non hanno scelto da soli un fornitore del mercato libero non avranno obblighi a tutelare il rapporto di lavoro degli operatori che gestiscono l’assitenza ai clienti.