IMU, l’assurda nuova rata arriva a Febbraio: chi dovrà pagare di nuovo la tassa sulla casa | Preparati al peggio

Rischio di una nuova rata per l’Imu 2024. FinanzaRapisarda.com

Pagamenti ritardati di molti Comuni potrebbero comportare degli oneri per i proprietari che si troverebbero a pagare una rata a febbraio.

La data ultima per effettuare il versamento della seconda rata dell’Imu, la patrimoniale sugli immobili da 22 miliardi di euro l’anno è stato il 18 dicembre 2023. Lo ricorda la Confedilizia sottolineando che il versamento deve essere eseguito a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, sulla base, di norma, delle delibere pubblicate alla data del 28 ottobre 2023 nel sito Internet delle Finanze.

In circa 211 Comuni, tuttavia, secondo l’Associazione, vi è il rischio che alla prima rata di giugno e alla seconda di dicembre se ne aggiunga una terza il 29 febbraio 2024 a causa di un emendamento al disegno di legge di bilancio che concede ulteriore tempo alle amministrazioni locali che non hanno provveduto a trasmettere nei termini alle Finanze la delibera di approvazione delle aliquote.

La scadenza Imu presenta quest’anno un’importante novità, derivante dalla legge di bilancio dello scorso anno: dal 2023, infatti, sono esentati dal pagamento dell’Imu gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di ‘violazione di domicilio’ e ‘invasione di terreni o edifici’.

La normativa prevede che il soggetto passivo comunichi al Comune interessato, secondo modalità telematiche stabilite con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, il possesso dei requisiti che danno diritto all’esenzione. Analoga comunicazione deve essere trasmessa quando cessa il diritto all’esenzione. La norma inserita nella Manovra potrebbe dunque avere un impatto sui cittadini.

Cosa succede nelle città interessate

Solo per il 2023, in deroga alla normativa vigente, le delibere regolamentari e di approvazione delle aliquote e delle tariffe sono tempestive – cita l’emendamento del Governo – se inserite nel portale del federalismo fiscale entro il 30 novembre 2023. Per questo motivo, il termine per la pubblicazione delle delibere, è fissato al 15 gennaio 2024.

Sempre secondo l’emendamento, se le nuove aliquote comporteranno una differenza positiva, «i contribuenti saranno di nuovo chiamati alla cassa entro il 29 febbraio 2024 (senza sanzioni e interessi)», mentre se si ha una differenza negativa, allora scatta il rimborso per il cittadino dovuto secondo le regole ordinarie. Una decisione scandalosa secondo l’Unione Nazionale Consumatori.

Terzo scaglione di Imu a febbraio? FinanzaRapisarda.com

Quali sono le Regioni interessate

L’emendamento prevede un mini saldo entro fine febbraio 2024 per i Comuni in ritardo con la riscossione della tassa Imu. Per almeno 211 città italiane, in aggiunta alle due rate canoniche dell’ex Tasi si potrebbe aggiungere una terza rata con scadenza il 29 febbraio prossimo. Una decisione che ha scatenato molte polemiche dentro e fuori l’emiciclo parlamentare.

Si tratta di 25 Comuni in Lombardia, 39 in Piemonte, 16 in Veneto, 21 nel Lazio, 25 in Campania; tra i centri più noti che hanno presentato delibera in ritardo vi sono Arezzo e Portofino. Lo stesso emendamento in materia Imu presenta infine una novità importante : niente prelievo sugli immobili di enti religiosi concessi in comodato per scopi non commerciali.