Bonus Idrico, se hai scritto questo sulla domanda perderai la possibilità di ottenerlo: è già successo a molti

Bonus idrico
Bonus idrico, termini di richiesta – finanzarapisarda.com

Rimborsi fino a 1.000 euro per le spese sostenute per l’acquisto di sanitari. Parliamo del famoso bonus idrico, se avete fatto domanda, ecco cosa dovreste aspettarvi.

Il principale obiettivo è puntare ad incentivare il risparmio dell’acqua attraverso l’acquisto di sanitari che favoriscono un minor consumo idrico.

L’attenzione verso la limitazione degli sprechi è ora più che mai massima. L’emergenza idrica rappresenta un tema di particolare importanza e proprio per questo il Governo ha deciso di lanciare una serie di incentivi volti a fermare lo spreco di “oro blu”.

Fino al 30 giugno 2022, infatti, era possibile inoltrare le domande per il rimborso delle spese effettuate nel 2021. Al momento sappiamo che dal 1° febbraio 2024 si potrà fare domanda per richiedere il rimborso delle spese sostenute nel 2023, quindi vale la pena tenere a mente queste regole perché verosimilmente l’iter per inoltrare la domanda sarà molto simile (se non uguale).

Ma chi ha effettuato tale richiesta in tempo, a cosa avrà diritto? In questo articolo mostreremo tutte le specifiche dell’incentivo, dai beneficiari agli interventi ammessi.

Bonus idrico, cos’è e a chi è rivolto

Quando parliamo del bonus idrico facciamo riferimento ad un particolare incentivo dello Stato che offre rimborsi fino alla cifra di 1.000 euro senza alcun limite di Isee. Per accedere allo sgravio il passo principale sarà effettuare acquisti di nuovi apparecchi a scarico ridotto che vadano a sostituire i vecchi sanitari in ceramica con flusso d’acqua limitato. Cosa si potrà acquistare con il bonus idrico? Lavandini, docce, rubinetti, sanitari e bagni che favoriscono un minor consumo idrico e che quindi punti ad un maggior risparmio di acqua. Chi può chiedere l’incentivo? Come per ogni bonus, il richiedente dovrà rispecchiare alcuni requisiti come:

  • avere la maggiore età;
  • essere residente in Italia;
  • essere titolare del diritto di proprietà o di un diritto su edifici esistenti;
  • essere titolare di diritti personali di godimento su parti di edifici esistenti o singoli immobili.

Grazie a tale agevolazione sarà possibile acquistare sanitari in ceramica, dispositivi per il controllo del flusso dell’acqua e ance per l’installazione di soffrono doccia e colonne doccia.

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Come risanare l’emergenza idrica – finanzarapisarda.com

Quali errori comportano l’esclusione dal bonus

Abbiamo affermato precedentemente che i termini di tale bonus sono ormai scaduti e non sono stati aggiornati dal Governo, anche se a febbraio 2023 è invece stato possibile comunicare all’Agenzia delle Entrate l’ammontare delle spese sostenute nel 2022 per acquistare eventuali sistemi di miglioramento dell’acqua potabile. Tuttavia non è detto che chi ha già inoltrato la domanda si vedrà recapitare direttamente l’accredito dovuto, perché oltre ai requisiti da rispettare dovrà infatti aver inoltrato la domanda in modo corretto. In questa sezione vi mostreremo il giusto passaggio che vi farà ricevere il bonus. Il primo passo consiste nell’accedere al sito del MITE tramite SPID, CIE o CNS. In seguito si avrà accesso alla piattaforma “bonus idrico” e si dovrà procedere con la registrazione dei propri dati anagrafici e codice fiscale. Una volta accertato l’autenticità dei dati offerti, bisognerà compilare delle dichiarazioni sostitutive di autocertificazione in cui dovranno essere inseriti:

  • nome, cognome e codice fiscale;
  • importo delle spese sostenute per i lavori;
  • specifiche tecniche (es. portata massima dell’acqua);
  • identificativo catastale dell’immobile;
  • non aver usufruito di altre agevolazioni fiscali per le stesse spese;
  • coordinate del conto corrente;
  • attestazione che mostri il titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, contestatario, locatario).

Se sono stati svolti tutti questi passaggi nel giusto modo, si procederà con la verifica del bonus e con il successivo rimborso che verrà accreditato sull’IBAN del beneficiario. L’importo non verrà suddiviso in rate ma sarà versato direttamente sul conto indicato in un’unica soluzione.