La nuova misura INPS che aiuta le famiglie italiane: soldi subito in maniera agevolata | Come richiederli

Come e per quali ragioni poter ottenere il prestito amico – finanzarapisarda.com

Se ti trovi in difficoltà puoi richiedere il “Prestito amico” dell’Inps. Scopriamone di più. 

Spesso può capitare di trovarsi in difficoltà e avere bisogno di un prestito che possa dare un periodo di maggior respiro, così da poter riorganizzare le proprie finanze.

L’Inps dunque interviene su tua richiesta per fornire tale supporto. Un supporto che possa servire per delle necessità specifiche, sul piano personale o anche familiare.

Il prestito Inps e le relative forme di accesso

È un prestito della durata pluriennale quello Inps, a cui possono accedere tutti i dipendenti pubblici, oltre ai pensionati iscritti al Fondo credito. Su quest’ultimo punto, parliamo della Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Fra le necessità che possono essere espresse, anche l’acquisto di una prima casa per il figlio maggiorenne che intenda metter su un nucleo familiare in autonomia.

In merito all’importo, il limite che può essere concesso equivale al quinto dello stipendio o pensione. La durata può essere invece quinquennale, con una distribuzione articolate in 60 rate mensili, oppure decennale, con 120 rate mensili. La relativa restituzione comincia a distanza di due mesi dalla concessione. Sull’importo del prestito grava un tasso d’interesse nominale del 3,5% annuo, più un’ulteriore aliquota per spese amministrative dello 0,5%.

A tali condizioni si aggiunge un premio compensativo per i rischi dell’operazione. Le aliquote di esso sono varianti in relazione alla durata del prestito e alla fascia d’età dell’obbligato (nel momento in cui scade il prestito). Sulle modalità di pagamento, l’importo del prestito si riceve con accredito diretto sul conto corrente bancario o postale indicato dal richiedente il prestito. Sull’ultimo punto, tale conto corrisponde per il pensionato all’Iban già indicato per l’accredito pensionistico.

I dipendenti pubblici possono accedere al prestito, così come i pensionati, ma a determinate condizioni – finanzarapisarda.com

Ulteriori requisiti

Se, in via principale, bisogna essere dipendenti pubblici o pensionati con iscrizione al Fondo creditizio, vi sono comunque degli ulteriori requisiti di dettaglio da rispettare, sempre ai fini dell’ingresso. I dipendenti dovranno essere titolari di un contratto a tempo indeterminato e con 4 anni d’anzianità di servizio alle spalle, utile per la pensione, quindi 4 anni di versamento contributi.

Si può anche accedere con contratto di lavoro a tempo determinato della durata di almeno 3 anni. Ma in quel caso diviene obbligatoria la cessione del TFR a garanzia del prestito. In merito invece al pensionato ex dipendente pubblico, può accedere al prestito se all’atto della richiesta di pensionamento abbia altresì presentato in contemporanea la richiesta d’iscrizione al Fondo credito, ai sensi del decreto ministeriale n.45/2007. Il contributo di garanzia, nel caso del pensionato, viene versato con l’aliquota sulla pensione dello 0,15%.