Alberto Sordi, il ventennale della morte dell’attore: la discussione sull’eredità

Alberto Sordi
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A vent’anni dalla morte dell’attore romano più amato e conosciuto al mondo, la città eterna continua ad essere ancora in lutto profondo. Ma una domanda in particolare ancora non trova risposta, a chi è andata la sua eredità?

Ieri 24 Febbraio 2023 per Roma è stata una giornata di lutto, profondo e contemplato. L’anniversario della morte di Alberto Sordi, l’ottavo Re di Roma e figura di spicco del cinema comico italiano.

Sordi moriva nella sua città natale, che gli aveva dato così tanto, il 17 Dicembre 2003, all’età di 83 anni e la sua ultima apparizione teatrale risaliva a pochi mesi prima, al teatro Ambra Jovinelli. Si sarebbe poi spento proprio il 24 Febbraio, dopo alcuni mesi di profondo dolore.

Un amore sproporzionato quello della città capitolina per lui e un’amore spropositato dei suoi romani che lo hanno supportato fortemente anche durante il percorso di quella malattia che alla fine lo ha portato via con se.

Una domanda però che in molti si sono sempre domandati, alla morte dell’attore a chi è andata la sua eredità? Come tutti sanno egli non si sposò mai e non ebbe figli da nessuna delle sue presunte relazioni.

L’eredità di Alberto Sordi: processo civile a sua insaputa

Successivamente alla morte di Alberto Sordi la sua eredità ed il suo patrimonio sono andati tutti in mano alla sorella Aurelia, che lo ha gestito sino alla morte anche di questa nel 2004 a 97 anni. Purtroppo il seguito della storia lo conosciamo tutti: raggiri, procure ad agire, donazioni, avvocati, notai, faccendieri, autisti, camerieri.

Ad impugnare successivamente il testamento erano stati i 37 lontani parenti di Alberto Sordi, che volevano certamente spartirsi ciò che rimane del patrimonio, ancora molto sostanzioso dell’attore, successivamente alla morte anche della sorella.

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Questi sono arrivati anche ad indire una causa dato che era stato pensato dal Comune di roma di trasformare la bellissima villa dell’attore ancora presente sopra le Terme di Caracalla direttamente in un museo. Causa che comunque successivamente il Tribunale ha respinto.

Tutto poi si conclude nel 2018 quando il patrimonio dell’attore confluisce direttamente, come voluto da lui e come portato a compimento il desiderio dalla sorella, nella Fondazione Museo Alberto Sordi.

Un uomo certamente molto amato, che verrà ricordato da noi per sempre, ma anche per lungo tempo dalle generazioni future.