Cessione credito, quali Bonus spariranno: le nuove disposizioni

bonus in scadenza
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Ulteriori strette dell’esecutivo in arrivo, ci sono alcune agevolazioni che continueranno ad esserci e altre che spariranno del tutto.

Nelle ultime ore il Governo ha deciso di imporre seri limiti nei confronti delle agevolazioni che afferiscono all’edilizia. A cosa dovremmo prepararci a dire addio?

Dopo varie ed importanti considerazioni, il Governo ha deciso di prendere seri provvedimenti per tutte quelle agevolazioni che non sono più considerate consone al sistema italiano.

Proprio per questo la decisione ha previsto un’importante stretta sulla questione della cessione dei crediti, ma comunque tale provvedimento non verrà esteso a tutte le categorie di agevolazioni.

Le limitazioni in materia sono state trascritte nel testo del decreto 11/2023 e parliamo nello specifico di “limitazioni alle cessioni dei crediti d’imposta”. Vediamo ora nello specifico a quali categorie particolari verranno applicate limitazioni.

I bonus che non subiranno limitazioni

A salvarsi saranno pochi bonus come il credito super-Ace, i crediti energia e gas, crediti per l’acquisto carburanti dei settori inerenti l’agricoltura e la pesca. Parliamo di tutti bonus che prevedono delle regole diverse rispetto a quelle applicate per i bonus edilizi. Volendo proseguire nel mostrare la lista delle agevolazioni che continueranno ad essere erogate ritroviamo:

  • bonus chef;
  • credito d’imposta riconosciuto alle imprese turistiche nell’ambito del Pnrr;
  • bonus digitalizzazione per i tour operator e le agenzie di viaggio.
futuro superbonus
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Cosa accadrà al Superbonus e ai bonus edilizia?

Nel frattempo gli scontri riguardanti il futuro dei bonus legati all’edilizia aumentano sempre di più. Intanto, la decisione sembra essere presa e non prevede buone notizie. Infatti, la stretta ci sarà e non sarà più possibile effettuare l’opzione dello sconto in fattura, tantomeno richiedere la cessione dei crediti d’imposta per i bonus fiscali. L’intervento è stato necessario a causa di una lievitazione dei crediti. Il vicepremier Tajani ha affermato a tal proposito: “nei governi precedenti era mancata una pianificazione e si è lasciato lievitare il numero dei crediti che era fuori controllo”.