Più ferie per i lavoratori dipendenti: tutte le novità del calendario 2023

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Quest’anno gli italiano lavoreranno di meno. Per scoprire il perché dai un occhio alla lista di tutte le festività previste per il 2023.

Il nuovo anno regalerà ai lavoratori un bel po di ponti da sfruttare per potersi rilassare e trascorrere del tempo con la propria famiglia.

Il lavoro è indispensabile per ogni cittadino, e lo è per poter garantire una vita serena alla propria famiglia e per assolvere alle spese di tutti i giorni. Spesso, l’attività lavorativa può rivelarsi molto stancante e può allontanare il lavoratore dai propri hobby o dalle distrazioni.

Tuttavia, ci sono particolari periodi nell’anno in cui ogni lavoratore percepisce dei giorni di ferie in più a ridosso o in seguito di alcune festività. In questi giorni prestabiliti è possibile beneficiare del tempo in più per staccare e fare una pausa lavorativa.

Cerchiamo ora di comprendere quali sono i giorni in rosso del calendario e quanti giorni avranno a disposizione i lavoratori per concedersi maggiore svago e riposo.

Calendario dei ponti del 2023

Di seguito, descriveremo quali saranno i giorni di festa che sia i grandi che i piccini potranno utilizzare.

  • Epifania: 6-7-8 gennaio;
  • Pasqua e Pasquetta: 8-9-10 aprile;
  • Festa della Liberazione: 22-23-24-25 aprile;
  • Festa dei lavoratori: 29-30 aprile e 1 maggio;
  • Festa della Repubblica: 2-3-4 giugno;
  • Ferragosto: 12-13-14-15 agosto;
  • Tutti i Santi: 1-2-3-4-5 novembre;
  • Immacolata: 8-9-10 dicembre;
  • Natale e Santo Stefano: 23-24-25-26.
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Quanti giorni di festa avranno i lavoratori

Dopo aver rilasciato la lista con tutte le festività, in totale quanti giorni di festa spetteranno ai lavoratori dipendenti? La conta totale dei giorni di festa ci riporta a circa 32 giorni di vacanza 4 giorni di ferie. Grazie a questo calendario sarà possibile per ogni lavoratore organizzare eventuali viaggi o uscite fuori casa per potersi rilassare. Il calendario ha, dunque, deciso di andare a favore dei lavoratori dato che una buona parte delle festività nazionali civili e religiose, ricadranno in giorni settimanali come il lunedì, giovedì o venerdì. Questo non farà altro che allungare il weekend.