Caro bollette, attento ai giorni di freddo: questo clima ti costa più di quel che pensi | Non farti fregare

Rincari in bolletta
Caro bollette attenti ai giorni di freddo – Depositphotos – www.FinanzaRapisarda.com

In un aprile che si è rivelato molto più freddo del previsto, il riscaldamento in casa è stato fondamentale.

Questa primavera è stata molto insolita, perché ha mostrato qualche giorno mite in cui le piante si sono risvegliate, coi loro boccioli e le foglioline appena nate, per poi degenerare in alcuni giorni in fenomeni estremi come pioggia, vento e in alcuni luoghi la neve si è palesata come a dicembre.

Ovviamente il cambiamento climatico è più che mai evidente e a farne le spese è sicuramente l’agricoltura che non può affidarsi più a  una stagionalità concreta.

Gli eventi climatici estremi hanno influito anche sulla vita degli italiani che erano pronti al tepore primaverile, ma si sono ritrovati in inverno.

In alcune regioni del Nord la sera il termometro ha sfiorato i 5 gradi e di giorno si è passati dai 28 gradi della prima settimana di aprile a 8 gradi, un abbassamento repentino che dal corpo viene percepito ancora di più, dato che non riesce a termoregolarsi così in fretta quando i cambi sono repentini.

Accendere il riscaldamento

Accendere il riscaldamento è diventato fondamentale, perché la temperatura anche nelle case più moderne è crollata, ma questo non è visto con gioia, dato che anche le bollette di primavera avranno un costo alto e quindi non ci sarà il risparmio sperato.

Il freddo è stato così intenso che molte regioni hanno domandato una proroga per poter beneficiare del riscaldamento che altrimenti sarebbe stato spendo in molti luoghi.

Riscaldamento
Proroghe per il riscaldamento casa – Depositphotos – www.FinanzaRapisarda.com

Le regioni che hanno ottenuto la proroga

Molti comuni che hanno deciso la proroga della data di spegnimento dei riscaldamenti si trovano in Emilia Romagna, ma anche Lombardia, Veneto, Friuli, Liguria, Umbria, Toscana, Piemonte, Sardegna e Abruzzo godono di questa possibilità. Le ore di accensione variano da un minimo di 5 ore a un massimo di 7, ma sono inevitabili dato il clima.

Sicuramente fino alla fine di aprile non si avrà un clima mite, venti freddi sono previsti fino al ponte del primo maggio, non si esclude un miglioramento successivo per riportare il clima alla stagionalità, ma è meglio non esprimersi, perché le previsioni sul lungo periodo possono sbagliare perché si possono incontrare correnti fredde improvvise e mutare lo status quo. Quello che è certo è che il colpo di coda inaspettato dell’inverno, ha causato spese per gli italiani che ancora sono costretti ad utilizzare il riscaldamento.