Grandi novità per i pensionati: aumenti (veri) in arrivo

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Il nuovo anno porterà con sé novità in arrivo in merito alla questione pensioni. E’ previsto un aumento degli importi. 

Le pensioni di invalidità nel 2023 potrebbero non solo subire importanti aumenti mensili ma ci sarà anche un incremento della platea dei beneficiari.

La maggior parte dei pensionati attende il 2023 con ansia a causa delle decisioni che il governo ha preso in merito alla revisione degli importi delle pensioni e anche grazie alla possibilità di poter allargare la platea di coloro che percepiranno tale aiuto da parte del governo.

A causa dell’impennata dell’inflazione, tali importi pensionistici hanno subito importanti variazioni del circa 7,3% con un consequenziale aumento degli importi che gli italiani percepiranno. Cosa c’è da aspettarsi nell’arco del 2023?

Come affermato precedentemente, quindi, non solo saranno previsti incrementi per tutelare gli italiani ma ci si dovrà aspettare anche un incremento della platea dei cittadini che riceveranno gli importi assistenziali, il tutto tradotto in poche e semplici parole: pensioni in più per gli italiani. In tale modo sarà anche possibile per questa fascia di popolazione arginare uno dei problemi più attuali che riguardano la situazione economica italiana: il caro vita.

Che tipo di aumento ci sarà?

In molti, a questo punto, si staranno interrogando circa l’entità di tale aumento. Già con il Decreto Aiuti-bis, il governo Draghi aveva stabilito un incremento del 2% per le prestazioni assistenziali per tutti coloro che percepissero un reddito mensile inferiore ai 2692 euro. Questo tipo di aumento, in parte già percepito dagli italiani non andrà a sommarsi in alcun modo a quello che si registrerà nel 2023 ma verrà riconosciuto come parte della rivalutazione del 7,3%. Per toccare con mano le prime decisioni del governo, pertanto, bisognerà attendere i primi mesi del 2023.

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Chi può accedere alle modifiche degli importi

Altro punto a favore degli italiani consiste proprio nel fatto che tutte le prestazioni spetteranno ai cittadini senza alcuna distinzione o alcun limite reddituale. Solo in alcuni casi specifici si procederà con l’analisi del reddito annuo di ogni cittadino. Se il limite nell’anno corrente è stato di 5010,20 euro, nell’anno prossimo si potrebbe registrare uno slittamento della cifra fino ad un totale di 5375,94 euro. Tuttavia non vi è ancora alcun dato certo, bisognerà attendere conferme da parte dell’istituto Inps con annessa circolare.