Stipendi: si abbassa il cuneo fiscale, nel 2023 saranno molti gli aumenti in bustapaga

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I lavoratori riceveranno alcune sorprese piacevoli nelle buste paga che partiranno da Gennaio 2023, infatti il Governo ha predisposto un taglio del cuneo fiscale e dei bonus che interesseranno alcune categorie di lavoratori sia del settore pubblico che di quello privato.

I bonus e gli aumenti interesseranno principalmente le persone che, pur lavorando, non hanno un reddito annuo alto, infatti i cambiamenti saranno visibili solo sulle fasce di reddito basse e medio-basse. Gli aumenti saranno tuttavia utili per i lavoratori, i quali potranno contare su un piccolo aumento del proprio potere di acquisto.

Il cuneo fiscale rappresenta, in parole povere, la differenza che c’è tra lo stipendio lordo, che viene versato dal datore di lavoro come stipendio ai propri lavoratori, e la busta paga netta effettivamente ricevuta dai dipendenti. In Italia attualmente pesa per il 46,5% del totale, comprendendo contributi, imposte e tasse.

Nel 2022, durante l’ex governo Draghi, già si era operato in merito ad un taglio del cuneo fiscale pari al 2% e gli aumenti relativi a questa manovra sono già stati assegnati da qualche mensilità agli stipendi degli italiani che hanno un reddito annuo inferiore ai 35mila euro. La stessa procedura è stata applicata alle pensioni, che hanno subito leggeri incrementi.

I lavoratori che guadagnano meno di 20mila euro l’anno ottengono inoltre un ulteriore sconto dell’1%, tuttavia i cambiamenti saranno davvero minimi, si parla di circa 6 euro al mese per gli stipendi al di sotto dei 10mila euro l’anno, di quasi 10 euro mensili per chi guadagna 15mila euro all’anno e di 11 per chi ne guadagna 20mila annualmente.

Taglio del cuneo fiscale e bonus ai dipendenti per il 2023

Queste cifre sono quasi impercettibili in busta paga soprattutto perché il taglio previsto da Draghi (al 2%) era già entrato in vigore da qualche mese, adeguando gradualmente stipendi e pensioni. Proprio per questo chi percepisce già un reddito che è compreso tra i 20mila ed i 35mila euro non noterà alcuna differenza nei mesi a venire.

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A differenza dei dipendenti privati però, i lavoratori nel settore pubblico potranno godere di un bonus inserito nella Legge di Bilancio in cui un milione di euro è stato assegnato: “all’erogazione, nel solo anno 2023, di un emolumento accessorio una tantum, da corrispondere per tredici mensilità, da determinarsi nella misura dell’1,5 per cento dello stipendio” lordo.

Grazie a questa misura i lavoratori percepiranno un aumento che potrà variare dai 21 euro ai circa 70 per gli stipendi più alti, in quanto il bonus viene calcolato in percentuale sullo stipendio di ognuno, a cui verrà assegnato un 1,5% in più in busta paga.