Pensioni, sarà un 2023 di fuoco: tutte le novità
Il tema delle pensioni è certamente uno di quelli che stanno maggiormente a cuore agli italiani. Grandi novità erano attese in questi giorni Ma quali sono le più eclatanti? Scopriamole insieme…
Pensioni, cambia tutto: dal tetto minimo all’assegno quota 103. Le cifre…
La grande attesa è finalmente terminata e ora finalmente sappiamo che cosa possiamo e dobbiamo attenderci nell’ambito pensionistico: difatti il Nuovo Governo Meloni ha preso le sue decisioni in merito, tanto attese dagli italiani, sempre più provati dai continui rincari che ricorrono in tutti i settori, compreso quello alimentare. Ma quali sono quelle più importanti? Si parla di aumenti...
Iniziamo a parlare delle cosiddette pensioni minime, che saliranno nel 2023 che è praticamente alle porte, a 571,6€. A ciò si dovrà aggiungere, grazie alla nuova Quota 103, gli assegni anticipati dalla cifra di 36.643€ annui, pari – dati alla mano – alla cifra di 2.815€ lordi mensili.
Altra grande novità riguarda la cosiddetta Opzione Donna, ma in versione ristretta e con la cosiddetta variabile figli fissata il 1 agosto. Tuttavia, le novità non si fermano -di certo- qui…
Maggiore attenzione alle pensioni minime
A quanto pare la rivalutazione degli assegni al minimo INPS se nell’anno nuovo in arrivo sarà maggiorata di 1,5 punti percentuali, nel 2024- udite udite- potrà contare pure su un ulteriore rilancio, arrivando persino al punto percentuale di 2,7. Tutto questo porterà concretamente nel corso del prossimo anno a un valore aggiuntivo di esattamente 46€ in più rispetto a quello vigente all’interno delle pensioni minime, ogni mese. E ora sì che si può tirare un piccolo sollievo!
Ma veniamo ora a parlare della chiacchieratissima Quota 103, definibile a buna ragione come un nuovo canale di uscita anticipata, con alle spalle 41 anni di contributi e la condizione sine qua non dei 62 anni di età compiuti. Inoltre c’è anche da tenere in considerazione la questione del tetto sull’importo del trattamento, che mai e poi mai potrà superare la cifra di 36.643€ all’anno, che al mese significano- in poche parole- 2.815€ lordi.
Inoltre è bene sottolineare , al fine di non creare fastidiosi e inutili fraintendimenti, che la pensione non potrà essere cumulata con un altro reddito da lavoro, sebbene in tale direzione ci sia un’importante eccezione, che è rappresentata dal lavoro autonomo occasionale, che -però- non deve portare a guadagnare una cifra superiore ai 5.000€. Infine, è bene sottolineare per quel che concerne i dipendenti pubblici e in particolar modo il personale scolastico, che le regole operative di uscite con Quota 103 restano le stesse rispetto a quelle già previse in passato con Quota 100 e successivamente con Quota 102 per quanto riguarda espressamente l’erogazione del TFR/TFS.