Allarme sanità, latte e latticini ritirati dal mercato: danni gravissimi ai consumatori | Non acquistare mai questa marca

Pericolo latticini
Latticini ritirati dal mercato – Depositphotos – www.FinanzaRapisarda.com

Non c’è mai pace per i consumatori, non ci si può fidare di nessuno e si rischia di essere avvelenati. Fate attenzione a cosa comprate.

Periodo difficile per tutti e la legge del mercato ha raggiunto dei livelli vergognosi. Dopo lo scandalo dei campi coltivati nella terra dei fuochi, del pesce decongelato e ricongelato, del cotone con pesticidi cancerogeni e arrivato il momento del latte.

Purtroppo il mondo pensa al guadagno, questo deve esservi chiaro, nulla più dei soldi interessa ai produttori e questo sta alla base di qualsiasi decisione prendano.

La qualità del prodotto e la sicurezza dei consumatori passano in secondo piano a fronte di guadagni facili.

Non dimenticate mai queste parole quando andate a fare la spesa, cercate sempre di informarvi e leggere se ci sono stati scandali o controlli dei NAS, cercate sempre di non tralasciare dettagli e di non essere ingenui.

Scandalo latte

Blitz dei NAS scattato perché partite di latte inacidito corretto con acqua ossigenata o soda caustica prima di essere utilizzato per la produzione di formaggio è stato venduto da industrie casearie marchigiane. C’è il sospetto che venisse impiegata materia prima contaminata da aflatossine o con alte concentrazioni di antibiotici.

I carabinieri del Nas di Ancona e agenti dell’Ispettorato Repressioni frodi del ministero delle Politiche agricole, coordinati dalla Procura di Pesaro Urbino, hanno sequestrato a Colli al Metauro in un caseificio di Fattorie Marchigiane, del gruppo TreValli Cooperlat, 90 tonnellate di latte e di 110 di formaggi adulterati, oltre che circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti, per un valore complessivo di oltre 800mila euro.

Veleno negli alimenti
Danni ai consumatori per alimenti avvelenati – Depositphotos – www.FinanzaRapisarda.com

Allarme per i consumatori di latticini

Secondo le indagini si pensa che nel circuito produttivo del latte venissero immesse delle sostanze adulteranti, come soda e acqua ossigenata, in grado di “mascherare” il cattivo stato di conservazione dei prodotti e poterli così immettere nella Grande distribuzione e nella vendita al dettaglio. Il latte sarebbe stato conservato in silos per giorni, per abbatterne la carica batterica, mascherarne l’acidità ed evitare che le analisi di laboratorio ne rivelassero l’alterazione, veniva utilizzata la soda caustica.

L’impiego fraudolento di queste sostanze serve a correggere l’acidità del latte avariato e per abbassarne la carica batterica. Nel mirino di questa pratica fraudolenta è il gruppo TreValli che già in passato aveva avuto molti problemi coi Nas per altre pratiche fraudolente nella conservazione dei prodotti caseari contaminati da funghi tossici.