Reversibilità, se non sei tra queste categorie te lo tolgono immediatamente: non vedrai più un soldo

Reversibilità tolta
Reversibilità te la tolgono immediatamente – AdobeStock – www.FinanzaRapisarda.com

La pensione di reversibilità è un beneficio, non un diritto assoluto, se non soddisfate certi requisiti viene revocata.

Sulla disciplina che regola la pensione di reversibilità da sempre c’è un po’ di confusione, perché viene percepita come un diritto dei familiari che sono sopravvissuti al lavoratore deceduto, invece è un benefit di sostegno, un concetto legale molto diverso.

Infatti, è un beneficio concesso dall’INPS, un sorta di sostegno economico vincolato al reddito Irpef destinato ai beneficiari in vita del de cuius che provvedeva al sostegno familiare.

Molte sono le domande che ci si pone in presenza della reversibilità, perché tanti cittadini si chiedono se questo beneficio sia compatibile con altri strumenti di sostegno statale o con una qualsivoglia forma di lavoro e spesso si ha il timore di perdere questo importante aiuto economico.

Ci sono dei requisiti specifici per beneficiarne e bisogna prestare attenzione per evitare che l’INPS intervenga e sospenda il sostegno al nucleo familiare, ricordate che è una misura di sostegno, quindi è condizionata al vostro reddito.

Reversibilità e disabilità

La domanda che molti si pongono è cosa accade se ci ci trovi in presenza di un figlio maggiorenne disabile che percepisce invalidità e accompagnamento, con madre vivente, padre deceduto che lascia la reversibilità, qualora la madre si risposi, trovi un lavoro o deceda anch’essa.

Nel caso di figlio inabile al 100% con madre vivente, le pensioni percepite dal figlio non fanno cumulo con quella paterna e, quindi, ex lege percepiranno l’80% di reversibilità, in caso di decesso della madre il figlio percepirà ancora la reversibilità

Perdita della reversibilità
Reversibilità azzerata – AdobeStock – www.FinanzaRapisarda.com

Reversibilità azzerata

Fermo restando che la reversibilità è intoccabile in presenza di figli minori inabili o studenti universitari fino a 26 anni, non è assolutamente vero che sia sempre percepita per il coniuge, che ad esempio, qualora si risposasse perderebbe ogni diritto economico vantato sulla pensione del de cuius.

Il coniuge che perde l’assegno vedovile ha comunque diritto a due annualità comprensive della tredicesima calcolate fino al giorno del nuovo matrimonio, ciò perché la legge presuppone che il bisogno economico di sostegno cessi, avendo posto in essere un nuovo contratto matrimoniale. La normativa, inoltre, non vieta ai supestiti di lavorare, ma stabilisce che quando il reddito annuo ricavato dall’attività lavorativa è superiore di 3 volte il trattamento del minimo, ma è comunque inferiore alle 4 volte la retribuzione di reversibilità, scatta una decurtazione del 25% dell’importo originario della pensione spettante ai superstiti.