Vendita della casa, se non fai attenzione perdi un sacco di soldi | Purtroppo è tutto legale

vendere casa
vendere casa- www.finanzarapisarda.com

Il sistema fiscale che grava sugli immobili è molto particolare, prima di vendere è necessario conoscerne i rudimenti.

La vendita della casa è un processo complesso, fatto di visure catastali, certificazioni energetiche, impiantistiche da far verificare e numerosissimi documenti da fornire al vostro compratore.

Ovviamente sarete sempre seguiti da un professionista, che vi accompagnerà fino al giorno del rogito, quando la compravendita volgerà al termine.

Molti di voi sicuramente si chiederanno se vendere gli immobili sia sempre seguito dallo stesso iter, o se magari vendere la prima casa sia diverso da vendere la seconda casa, se le imposte siano le stesse o se ci sia qualche differenza di qualsiasi tipo di imposta.

Ebbene ci sono differenze, ma si può scegliere e ci sono conseguenze diverse, ma tutto è sempre spiegato dalla legge sulla compravendita immobiliare.

Tassazione sulla vendita

Quando si vende un immobile è possibile scegliere tra tassazione ordinaria e sostitutiva. Ergo dato che esiste un tipo di retribuzione diversa, è meglio comprendere alcuni concetti di base sulle compravendite. Non sempre quello che si ricava dalla vendita del proprio immobile è soggetto a tassazione, dal momento che gli obblighi, sono regolati dal tempo trascorso dal vostro acquisto, se è un eredità o se è una prima o una seconda casa.

Quello che bisogna fissare è se sono trascorsi meno o più di 5 anni nel momento che passa tra l’acquisto e la vendita, perché le agevolazioni per l’ acquisto di una prima casa sono perse se si vende prima dei 5 anni, questo deve essere chiaro a tutti subito.

tasse e vendita casa
tasse e vendita casa- www.finanzarapisarda.com

Attenzione alle plusvalenze

Il sistema fiscale italiano non tassa tutto il ricavato della vendita ma solo la plusvalenza, cioè la differenza tra quanto acquistato e quanto venduto. Se scegliete una tassazione ordinaria, la plusvalenza sarà assoggettata a Irpef ordinaria e nella dichiarazione dei redditi andrà indicata alla voce redditi diversi. Qualora scegliate l’imposta sostitutiva, pagherete una aliquota fissa del 26% e dovete chiederlo al momento dell’atto con il notaio, per pagare in regime fiscale separato.

Se possedete l’immobile da più di 5 anni le imposte sulle plusvalenze non sono dovute, salvo che la casa sia ricevuta in eredità. Se l’immobile ereditato non è la prima casa le imposte non sono dovute se la vendita avviene entro 5 anni, altrimenti ci sarà la famosa plusvalenza del 26% da versare. Quindi è il contrario di quello che accade per gli immobili acquistati, ricordatelo sempre.