Divorzio, per averlo basta un giorno: azzera spese ed attese | Così torni single in un batter d’occhio

amore che finisce
amore finito- www.finanzarapisarda.com

Un aforisma famoso recita “Quando un amore finisce uno dei due soffre, se non soffre nessuno non è mai iniziato”.

Non è mai facile parlare della fine di un amore, non è semplice per nessuno doversi guardare dentro e sentire che non ci sono più quelle emozioni che avevano fatto battere il nostro cuore nei confronti della persona che ci sta accanto. Molti psicologi dicono che l’amore, quello giovanile, non è eterno, ma cambia e cresce col passare degli anni, diventando qualcosa di maturo basato un po’ meno sulle palpitazioni e più concentrato sul rispetto, la fiducia e il comune senso di protezione.

Se siete degli eterni romantici potreste continuare a credere alle passioni travolgenti che si vedono nei film e che durano per sempre, ma la realtà si fonda essenzialmente per ogni relazione sulla vicinanza emotiva, sull’empatia e sul bisogno di sostenersi reciprocamente.

Gli animali che scelgono di vivere in branco sono l’esempio perfetto di come l’unione faccia la forza. Il lupo alfa protegge la sua compagna sempre e lei in ogni istante con devozione controlla che nessuno mini il ruolo del suo compagno all’interno del gruppo.

Gli umani sono meno pragmatici e a volte capita che le dinamiche di coppia siano talmente divergenti da portare a pensare a una cosa solamente: meglio continuare da soli il proprio percorso.

C’eravamo tanto amati

La legge italiana prevede che il giudice sentenzi lo scioglimento definitivo del matrimonio qualora la comunione spirituale e materiale dei coniugi non possa più esser ricostituita. Procedimento apparentemente semplice, ma molte coppie in Italia restavano separate a vita senza mai porre fine definitivamente al proprio matrimonio, perché la procedura fino ad ora era lunga e molto costosa.

L’introduzione della procedura del divorzio breve nel 2015 ha permesso di ridurre le tempistiche del periodo di separazione coniugale (sei o dodici mesi), che dopo ben 40 anni sostituiscono i tre anni previsti dalle legge sul divorzio.

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Cosa cambia in materia divorzile

La riforma Cartabia ha previsto per i coniugi che intendono separarsi la possibilità di presentare domanda di divorzio abbinata a quella di separazione. La Corte di Cassazione ha stabilito che in ambito di procedimenti di cui all’art 473 c.p.c. è ammissibile un ricorso congiunto e cumulativo di domanda di divorzio e separazione.

La giurisprudenza ora è aperta al dibattito su tale sentenza, in contrasto con l’art 160 del cc sulla nullità di patti stipulati in vista di un eventuale divorzio, dal momento che ci sarebbe improcedibilità subordinata al verificarsi di condizioni non ancora accadute. Nessun dubbio sul fatto che la Suprema Corte si sia orientata sul principio del favor liberatis ed il congruo risparmio di energie processuali, ma bisogna auspicarsi che questi divorzi rapidi non diventino dei contratti di adesione forzosa contro il coniuge più debole che non ha il peso del coniuge con valore contrattuale più consistente.