PNRR stravolto, cambia tutto: se avevi fatto affidamento su questi fondi potresti avere una brutta sorpresa

Stravolto il PNRR
Fondi PNRR – finanzarapisarda.com

Come procede “Italia Domani”, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza? Facciamo il punto su ciò che ad oggi sappiamo.

Forse non tutti sanno che è il nostro paese, l’Italia, il principale beneficiario dei fondi “Next Generation EU, il piano europeo di rilancio conseguente alla grave crisi economica dovuta alla pandemia da Covid-19.

Sono ben 191,5 miliardi di euro di liquidità quelli che l’Unione ha destinato alla ripresa dell’Italia: 122,6 miliardi di euro in prestito e 68,9 miliardi di euro a fondo perduto. L’articolazione di tutti gli investimenti previsti – concepita nel 2020 e definitivamente redatta nel 2021 dal governo Draghi – è il cosiddetto PNRR: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato dall’UE nel giugno 2021.

Noto anche come “Italia Domani”, il PNRR prevede una quantità impressionante di progetti – oltre 73.000, secondo quanto riportato dall’ultima relazione in Parlamento dal governo Draghi, nell’ottobre 2022 – il 29% dei quali riguarderebbe opere infrastrutturali. Il problema è che la data limite per la realizzazione del piano è piuttosto vicina, ovvero dicembre 2026.

Ovviamente, l’ipertrofia burocratica tipica del nostro paese rema contro i tempi concordati con l’UE. Tanto che il governo attuale ha già considerato irrealizzabili diversi progetti sui quali in molti in realtà contano. Ma vediamo in dettaglio che cosa – secondo alcune indiscrezioni – potrebbe saltare.

PNRR: cosa potrebbe saltare

Tra le opere infrastrutturali maggiormente a rischio ci sono sicuramente quelle relative all’edilizia scolastica. Sul sito ufficiale di “Italia Domani” si parla di ben 2,4 milioni di mq di edifici scolastici da risanare, ristrutturare e migliorare. Un’impresa titanica, visti i pochi anni che ci separano dalla fine del 2026.

Rispetto a due anni fa – ossia a quando il piano è stato scritto ed approvato da Bruxelles – i costi di ristrutturazione, a seguito della crisi bellica che ha impattato sugli approvvigionamenti di materie prime, sono molto aumentati. Ed è pertanto chiaro che i circa 30 miliardi di euro destinati all’istruzione e alla ricerca non saranno più sufficienti per completare il piano come previsto.

Stravolto il PNRR
Fondi PNRR – finanzarapisarda.com

Ulteriori modifiche al PNRR

Alcune voci di palazzo riportano anche altri interventi di modifica al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Una possibile revisione, questa volta con incremento di risorse, riguarderebbe gli alloggi studenteschi. L’idea sarebbe quella di aumentare da 500 milioni di euro a 1.100 milioni di euro la dotazione economica relativa al progetto, al fine di completare nei prossimi tre anni la realizzazione dei 52.500 posti letto previsti.

La strategia generale, che pare possibile individuare tramite i vari rumors che circolano, sembra quella di destinare parte delle risorse originariamente allocate su progetti ritenuti ormai irrealizzabili a vantaggio di opere magari minori, ma più facilmente gestibili.