Se rientri in queste categorie di lavoratori stai per ricevere una bella sorpresa: mai più tasse altissime

cedolare secca
cedolare secca- finanzarapisarda.com

La nuova riforma fiscale porta buone notizie per alcune categorie di lavoratori: ecco come saranno agevolati alcuni professionisti italiani.

La riforma fiscale, tra gli altri obiettivi, si pone l’estensione del meccanismo della cedolare secca ad alcune categorie di lavoratori: in questo modo verrà applicata una tassazione agevolata con conseguenze molto positive per l’economia italiana.

Ad essere interessati dall’estensione della cedolare secca saranno le partite Iva, i locali commerciali, i magazzini, gli studi professionali e gli uffici. In particolare la cedolare secca apporterebbe grandi vantaggi ai proprietari di immobili non residenziali.

Con un’imposizione fiscale del 10% in caso di canone concordato e del 21% in caso di canone di locazione annuo, la tassazione agevolata di applicherebbe anche agli affitti di immobili non destinati ad uso abitativo.

Scopriamo come si applica la cedolare secca e tutti i vantaggi che comporta la scelta di un affitto che comporti questa modalità contrattuale, soprattutto per queste categorie “nuove” di professionisti e lavoratori.

In cosa consiste il regime di cedolare secca e a chi si applica

Il regime della cedolare secca è stato introdotto nel 2011 come agevolazione per chi affitta immobili ad uso abitativo: in questo modo si coprono tutti gli oneri fiscali come Irpef, bollo, addizionali regionali e comunali attraverso una tassazione così distribuita:

  • 10% in caso di affitto a canone concordato;
  • 21% in caso di affitto a canone libero definito dal contratto.

Si tratta di un regime opzionale che può essere applicato a discrezione dello stesso contribuente. Risulta particolarmente vantaggiosa, perché è inferiore al primo scaglione del 23% delle aliquote Irpef se paragonata al sistema ordinario.

affitto con cedolare secca
cedolare secca- finanzarapisarda.com

Estensione della cedolare secca: i vantaggi per i proprietari

La grande novità per i contratti di affitto è rappresentata dall’estensione della cedolare secca anche agli immobili non residenziali, a partite IVA e locali commerciali con la nuova riforma fiscale. Il Governo sta vagliando diverse ipotesi: una di queste ipotizza che i proprietari di immobili non residenziali non dovranno quindi pagare Irpef o altre tipologie di tasse. C’è poi l’ipotesi secondo la quale ci potrebbero essere misure simili a quelle prese nel 2019 per tutti i contratti di affitto nuovi e non per quelli già in corso.

L’estensione della cedolare secca ad immobili diversi da quelli abitativi porterebbe ad una serie di vantaggi per i proprietari e per gli imprenditori. Grazie, infatti, alla possibilità di locazione più agevole si potrebbero recuperare locali non utilizzati o magazzini difficili da affittare per rilanciare l’economia italiana con la creazione di nuovi luoghi di lavoro.