La settimana più importante dell’anno: trema la finanza mondiale | Sta succedendo proprio adesso

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Dopo la caduta dei mercati finanziari ed il crack di varie entità bancarie, questa settimana sprint su tre eventi fondamentali che potrebbero essere parte del cambiamento.

Una settimana che inizia con premesse importanti e volontà di migliorare le cose dopo il pessimo periodo contraddistinto dal crack bancario e dei mercati finanziari.

A stabilire una novità importante in questa nuova settimana vi sono in particolare tre eventi fondamentali che la stanno contraddistinguendo: OPEC, i numeri delle vendite di tesla del primo trimestre e l’incidenza dell’inflazione.

Dunque questi tre argomenti saranno i pilastri importanti che apriranno le porte ai nuovi sviluppi e alle nuove questioni economiche mondiali.

Andiamo dunque a valutare questi argomenti uno per uno.

1-OPEC: aumento del petrolio inaspettato

Alle ore 8.10 circa, il Brent viaggia sui 83,67 dollari al barile e i futures sul WTI sui 79,27 dollari al barile. Entrambe le quotazioni fanno un balzo di oltre il 4%.

Un cambio di rotta davvero inaspettato entrato in gioco in mattinata e che porta la produzione del greggio a più di 1 milione di barili al giorno che potrebbe significare, nella fluttuazione dei prezzi data dall’inflazione, una frenata delle banche che manterranno i prezzi alti e dunque un blocco della ripresa economica.

2-Tesla ed i risultati del primo trimestre dell’anno

I numeri del primo trimestre rappresentano un aumento del 36% delle consegne rispetto alle 310.048 registrate nello stesso periodo dell’anno precedente e una crescita del 4% delle vendite in sequenza rispetto alle 405.278 registrate dall’azienda nell’ultimo trimestre del 2022.

Le azioni Tesla sono aumentate di oltre il 60% nel primo trimestre, chiudendo venerdì a 207,46 dollari prima del rapporto sulla produzione e le consegne.

In pratica nel mondo sono state consegnate 422.875 auto in tutto il mondo, un numero grande dato il taglio dei prezzi che ha effettuato il gigante dell’automotive proprietà di Elon Musk, ma che resta comunque inferiore al momento alla volontà di aumentare il fatturato di almeno il 50 per cento dall’anno precedente.

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3-Inflazione: pressione rimane alta

L’aumento del petrolio, con un’inflazione che ancora non si era stabilizzata, continua ad aumentare l’instabilità dei mercati.

Le preoccupazioni sulla domanda dei consumatori non sono state aiutate dall’indagine Caixin/S&P sulla produzione cinese di marzo, che ha mancato di molto le previsioni fermandosi a 50,0, in gran parte a causa della debolezza degli ordini dall’estero.

Anche il Giappone e la Corea del Sud, dipendenti dalle esportazioni, hanno visto una contrazione dell’attività manifatturiera a marzo. Entrambi sono grandi importatori di energia, quindi non accoglieranno con favore il picco del petrolio.