Gruppo Bnp Paribas chiude tantissimi bancomat: scatta la disperazione

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In subbuglio la situazione dei dipendenti del gruppo bancario Bnp Paribas che ha deciso di chiudere una serie di filiali sul territorio: paura per tantissimi posti di lavoro.

La situazione per un grande gruppo bancario era fortemente risaltata alla cronaca nell’anno passato, ma non per mancanza di liquidità, se non per la decisione improvvisa di chiudere una serie di filiali sul territorio.

Si tratta della decisione del gruppo Bnp Paribas, il gruppo di base in Francia, con però tantissime filiali sparse anche sul territorio italiano: mentre infatti i ricavi aziendali salgono, la banca ha deciso comunque di tagliare una serie di posti di lavoro per cercare di rimpinguare comunque le proprie casse.

Per ora a nulla sono serviti gli scioperi e la rivolta dei sindacati, infatti saranno presto messi alla porta circa mille dipendenti aziendali, per l’esattezza ben 836.

Ma come Bnp Paribas sta abusando dei suoi dipendenti anche tramite pratiche poco lecite?

Gruppo Bnp Paribas e dipendenti: lo scorporamento improprio

Nei mesi che precedevano l’estate dell’anno passato infatti, molti dipendenti venivano scorporati dall’azienda in due operazioni specifiche: il 1 aprile ad esempio più di duecento dipendenti venivano ufficialmente trasferiti ad una società satellite del gruppo, la Capgmenini Finance Service Tech,  mentre il 1 giugno più di cinquecento dipendenti del back office venivano anch’essi trasferiti in un’altra società collegata con Bnp, ovvero la Accenture Service Tech.

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Questa modalità ovviamente si rivela estremamente scorretta, veniva dichiarata dall’azienda come cessione di ramo d’azienda. Questo termine indica legalmente quando un’azienda crea una propria azienda satellite, cedendo appunto le proprietà in questione al cessionario interessato all’acquisto a dispetto di un pagamento.

Qualcosa di similmente grave con la Bnp era capitato anche a 14 dipendenti del personale della manutenzione, i quali erano stati assunti sotto Hitrac Engineering Group, ma in realtà era stabilita radicalmente all’interno della filiale. Per questo era stato messo in moto anche il giudice del lavoro che aveva stabilito che il gruppo bancario dovesse assumere regolarmente all’interno dell’azienda questi dipendenti, ma alla fine con lo stesso inganno, questi erano stati scorporati un’altra volta nelle aziende satellite.