Stipendi, l’UE chiede di essere in linea: ecco la richiesta di aumento a quanto ammonta

Aumento degli stipendi
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Inflazione elevata e stipendi non vanno di pari passo, l’Unione Europea interviene con l’Italia per l’aumento degli stipendi: ecco cosa sta realmente accadendo e come ci si dovrà comportare.

In Italia le cose non vanno di pari passo verso la direzione giusta… e questa non è la prima volta. L’inflazione ha messo in ginocchio l’Europa, ma ora si nota un miglioramento che andrà sempre di più ad essere confermato tra il nuovo anno ed il 2024.

Anche l’aumento del PIL di alcuni paesi, tra i quali l’Italia, ma anche la Germania e la Francia, è una notizia positiva, ma comunque la situazione in Italia rimane sempre molto difficile, soprattutto per la questione stipendi. Questi infatti non sono ancora stati adeguati agli aumenti che si sono verificati a partire dal 2022 e questo preoccupa l’Europa e non poco.

Vero anche che l’inflazione, come detto, andrà notevolmente in calo nel prossimo futuro, partita infatti da più del 9 per cento nel 2022, scenderà a circa il 6 e mezzo per cento nel 2023 fino ad arrivare nel 2024 con molta probabilità sotto il 3 per cento.

Vero anche che a dispetto dell’inflazione svoltasi negli anni Settanta, quella moderna segue una scia diversa, non basata dalle politiche monetarie, ma dall’aumento delle materie prime.

Cosa succederà ai salari degli italiani? Verranno aumentati o no?

Torniamo però al problema primario degli italiani, ovvero quello sul potere d’acquisto dei beni di prima necessità, dove gli stipendi non aumentano in concomitanza con l’aumento del costo della vita. Ecco il motivo per cui la stessa Unione Europea sta chiedendo all’Italia di aumentare gli stipendi in base all’aumento dell’inflazione.

Su questo tema però si aprirebbe un’ulteriore condizione ancora più cruciale, una questione portata all’attenzione dal Ministro Paolo Gentiloni che ha timori sulla possibilità che l’aumento dei salari possa poi portare ad un’ulteriore inflazione, cosa comunque alquanto improbabile dato che l’aumento effettivo dei prezzi, come detto, deriva direttamente dal conseguente aumento delle materie prime.

Aumento degli stipendi
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Non a caso è stato evidenziato dalla Commissione Europea il fatto che: “dinamiche salariali ancora contenute, dato il lento processo di rinnovo dei contratti collettivi e il meccanismo di indicizzazione molto parziale”.

Unica soluzione quindi sarebbe il fatto di aumentare stipendi e buste paga per aiutare consumatori e imprese a fronteggiare i rincari energetici, a fronte di un’inflazione ancora in aumento e che erode il potere d’acquisto. La speranza risiede però in un aumento generale degli stipendi, senza andare a sperare solo nella buona volontà di ogni azienda.