Come evitare il distacco della luce, se non hai pagato

Cosa succede quando non vengono pagate in tempo le bollette? In questo articolo scopriremo in che modo il fornitore si tutela in caso di morosità e come evitare il distacco dell’energia.

Il ritardo del pagamento di una bolletta può comportare gravi morosità che prevedono come obbligo il pagamento della bolletta per il servizio usufruito.

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La morosità rappresenta un ritardo nel pagamento di un debito e condizione in cui si trova l’insolvente. Quando viene stipulato un contratto e questo contratto non viene mantenuto, dunque il soggetto che ha richiesto determinati servizi si pone in una condizione di morosità che a lungo andare potrebbe comportare la liquidazione del contratto. Nel caso in cui il sottoscrivente richieda una fornitura di luce e gas e, questi, non rispetta i pagamenti, ci sono alcuni passi che il fornitore effettua prim’ancora di avviare le pratiche per la totale sospensione. Vediamo insieme cosa succede se le bollette non vengono pagate in tempo.

Cosa succede alle bollette non pagate?

Se la data di scadenza non viene rispettata, il fornitore è tenuto in primis ad inviare una comunicazione con allegata sollecitazione del pagamento. L’invio della comunicazione non avviene il giorno immediatamente successivo alla scadenza del pagamento ma si ha un margine di un paio di giorni per saldare il pagamento prima che il fornitore invii il sollecito. In caso di scarsa considerazione del sollecito, il fornitore invia una raccomandata che specifica il termine ultimo di pagamento prima della totale sospensione della fornitura. Anche in caso di sospensione e di conseguente riattivazione del servizio, ci sono dei costi da sostenere.

Mercato Tutelato (servizio elettrico nazionale): 

  • Contributo fisso di 25,20 euro, ridotto del 50% quando l’utenza è già predisposta per la telegestione;
  • Un contributo per oneri amministrativi di 23 euro per la riduzione di potenza o per la sospensione della fornitura;
  • Un contributo fisso, per oneri amministrativi, di 23 euro per il ripristino di potenza o per la riattivazione della fornitura;

Mercato Libero (Enel Energia, Eni, ecc.):

  • Contributo fisso di 25,20 euro, ridotto del 50% quando l’utenza è già predisposta per la telegestione;
  • Un eventuale addebito dei costi per la prestazione commerciale come indicato nei singoli contratti.

Riduzione della potenza del contatore per evitare la sospensione dei servizi

Ci sono dei rimedi che permettono di non arrivare al totale distacco della fornitura elettrica. Uno di questi è la rateizzazione. Questa è una delle opportunità che i fornitori mettono a disposizione per aiutare i propri clienti morosi ed evitare la sospensione. L’alta alternativa è rappresentata dalla riduzione della potenza del contatore del 15%. Tale riduzione consentirebbe un uso minimo della fornitura elettrica anche se non si è predisposto il pagamento delle bollette. Il depotenziamento, spesso viene disposto in maniera automatica per circa 15 giorni, dopodiché, in caso di mancato pagamento, la fornitura verrà comunque sospesa.