2.000 euro al mese, stipendio più che dignitoso ma…: non si presenta nessuno

Un’azienda veneta cerca operai e offre un ricco compenso, ma nessuno si presenta! L’imprenditore racconta la propria storia e “lancia” un invito ai giovani. Ecco come candidarsi per prendere al volo tale occasione!

Offerta di lavoro consistente, ma nessuna persona che si candidi.  Ma come è possibile? Il datore offre 2.000€ al mese agli operai. Come candidarsi.

lavoro manca personale
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Azienda veneta non trova operai

La vicenda è diventa decisamente  famosa prima nel locale e ora anche a livello nazionale. Sembra -infatti- che questa azienda del Veneto sia alla perpetua  ricerca di 10 operai, considerati -però- praticamente  introvabili! Il datore di lavoro afferma di cercare lavoratori disperatamente, tanto da offrire uno stipendio da 2.000€ al mese, ma molti degli operai assunti spariscono ben  presto nel nulla,  mettendosi in malattia. Secondo l’imprenditore, sono due anni che si fatica a trovare operai in Veneto.

Il problema? Risiederebbe- a suo avviso- nelle trasferte- non poche per la verità- che l’azienda richiede per spostarsi nei vari cantieri con tanto di vitto e alloggio pagati. La colpa di questa mancata accettazione? Per lui  è da attribuire in gran parte al Reddito di Cittadinanza e dei giovani svogliati che preferisco andare in palestra o vedersi con la fidanzata- invece- che lavorare e “sudarsi il pane”!

Tutta colpa del Reddito di Cittadinanza?

Dopo le prime interviste che lui ha rilasciato un po’ ovunque, profondamente stanco ed esasperato dalla situazione che ha del paradosso,  sembra che siano arrivati alcuni curriculum all’azienda Stevanato – che si occupa di lavori nel campo dell’infrastrutture – ma pare anche  che la situazione in generale non sia cambiata, perlomeno non più di tanto!

Insomma, l’offerta di lavoro da 2.000€ al mese pare quindi non invogliare abbastanza e l’azienda cerca ancora disperatamente operai. In giovani non ne vogliono sapere ! Secondo l’imprenditore a capo dell’azienda, Elia Stevanato, la colpa risiederebbe non solo nel Reddito di Cittadinanza, ma anche in un comportamento  eccessivamente accomodante delle famiglie.  Questa la sua dichiarazione a riguardo: “Se lo avessero offerto a me a 19 anni avrei fatto i salti mortali“.

I giovani non vogliono mettersi in gioco

Nel mirino del imprenditore ci sono i giovani locali che  rifiutano in maniera categorica  di mettersi in gioco. Tutta colpa del Reddito di Cittadinanza dunque? Secondo l’imprenditore questo non andrebbe dato ai giovani, ma solo alle persone in difficoltà e oltre una soglia minima di età che non trovano lavoro, e alle persone disabili che non hanno la possibilità di lavorare e mantenersi autonomamente.

Stevanato  ha  anche voluto ” lanciare”  un accorato  appello ai giovani chiedendo- per l’appunto-  loro di mettersi in gioco, imparare un mestiere ed evitare così di arrivare a un’età avanzata senza competenze, dove davvero poi diventerebbe difficile trovare una professione. Ma chi volesse candidarsi come può fare?  Basta andare sul sito, mandare un’email e proporsi!