Ribasso Iva al 5% per pannolini e assorbenti: quanto si spenderà

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Iva in netta discesa per particolari prodotti come assorbenti e pannolini. Si scenda dal 10% al 5%. Ecco cosa accadrà nei prossimi mesi.

La Manovra 2023 prevede il ribasso dei prezzi di beni di prima necessità sia di igiene intima femminile che beni di prima infanzia. Arriva anche un’altra novità: la social card. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Il governo ha preso, nelle ultime ore, decisioni molto importanti circa il futuro economico del paese. Insieme alle misure prese nei confronti delle famiglie numerose attraverso appositi bonus, arrivano anche importanti “tagli” sui prezzi dei prodotti di prima necessità.

Più volte è stato chiesto un ribasso del prezzo degli assorbenti, avrete sicuramente sentito parlare della “tampon tax”, ovvero l’aliquota ordinaria Iva sugli assorbenti. Consideriamo che solo nell’arco degli anni tale tassa è cambiata notevolmente, si è passato da una tassazione al 22% fino ad arrivare, con il governo Draghi e la legge bilancio 2022 al 10%. Ebbene, la notizia dell’ulteriore ribasso ad Iva 5% sicuramente farà felici molte donne ma le novità non terminano qui.

Il governo ha infatti previsto un abbassamento del prezzo Iva anche dei generi di necessità legati alla prima infanzia come i pannolini. Ma di quanto cala l’Iva? Per i prossimi mesi è previsto il passaggio, per questo genere di prodotti, dal 10% al 5%.

Quali prodotti costeranno di meno

Se stavate pensando che la lista di prodotti che costeranno di meno sia finita qui, non è così. Ci sono molti più prodotti che, in base ai dettami della Manovra 2023, subiranno abbassamento di prezzi. Verranno ridotti, infatti, anche i prezzi dei prodotti di prima necessità per l’infanzia dai biberon agli omogeneizzati. Insomma, il governo ce la sta mettendo tutta per assicurarsi che alle famiglie italiane non manchi proprio nulla in uno dei periodi più difficili a causa del caro prezzi.

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La Social Card, di cosa si tratta?

Il governo ha inoltre istituito un fondo di 500 milioni destinato alla realizzazione di una “Carta risparmio spesa” per coloro che presentino un reddito annuo basso fino ai 15.000 euro che servirà per l’acquisto di beni di prima necessità. Ma in particolare cosa bisogna aspettarsi dalla Social Card? Possiamo dire che tale nome è traducibile in “buoni spesa” da utilizzare presso punti di vendita convenzionati e che dunque aderiscono all’iniziativa.