Rottamazione Quater, se non paghi ti ritrovi senza un soldo: tra pochi giorni è finita per tutti

Rottamazione quater
Rottamazione quater se non paghi perdi tutto – AdobeStock – www.FinanzaRapisarda.com

Ricordatevi che se avete beneficiato delle nuove scadenze per la rottamazione quater, dovete tener il calendario a portata di mano.

Tutti i contribuenti, che hanno mancato il versamento delle prime due rate del 2023 del piano di rottamazione quater, sono stati riammessi nel ciclo di piano di definizione agevolata, che ha consentito loro di poter continuare a beneficiare della rateizzazione.

Il decreto milleproroghe è stato pensato, per porgere una mano ai cittadini in questo momento economicamente instabile e ha permesso loro di non perdere i benefici della rottamazione, nonostante sia capitato a molti di saltare le rate del 31 ottobre 2023 e del 30 novembre 2023.

I debiti che sono stati inclusi nella rottamazione quater sono quelli inerenti agli anni 2020 e 2022 affidati all’agente di riscossione, i contribuenti hanno ricevuto i moduli al momento della richiesta della rateizzazione e inizialmente era stato previsto un calendario.

Le scadenze erano: 31 ottobre e 30 novembre (termini ormai scaduti e da riaprire), 28 febbraio,  31 maggio, 31 luglio e 30 novembre ripartite in 18 rate per 4 anni.

Nuove scadenze rottamazione quater

Grazie al decreto si è offerta una grande possibilità ai contribuenti per evitare la decadenza della rateizzazione, ossia sono state previste nuove scadenze per le due rate insolute di ottobre e novembre e di quella di febbraio.

La nuova data da prendere in considerazione è il 15 marzo 2024 che diventa il 20 marzo, grazie ai 5 giorni di tolleranza che vengono concessi dall’ufficio di riscossione. Si paga solo la cifra dovuta con l’abbuono di oneri e interessi.

Puntualità nei pagamenti
Non perdete i benefici della rateizzazioni – AdobeStock – www.FinanzaRapisarda.com

Fate attenzione a non perdere i benefici della rottamazione quater

L’indulgenza dell’Agenzia delle Entrate, per permettere ai cittadini di poter sanare gli insoluti che partono dal 2020, non prevede ulteriori proroghe e dilazioni, pertanto il 20 marzo è la data ultima per regolarizzare i vostri debiti ed usufruire dei quattro anni per poter saldare in base al calendario. Avete la possibilità di pagare telematicamente  sul sito delle Entrate o attraverso i canali telematici delle banche, delle poste e dei prestatori di servizi a pagamento aderenti a PagoPa.

Potete anche saldare fisicamente allo sportello bancario, ma non dimenticate che per ora non sono previste proroghe, non sono state concesse ulteriori dilazioni e il 20 marzo è la data ultima per non perdere la dilazione dei pagamenti che potrebbe darvi respiro, qualora i vostri insoluti dall’anno 2020 al 2022 siano stati per voi un problema. Cercate di pagare questi arretrati per non perdere questa occasione che l’ Agenzia delle Entrate vi ha offerto.