Acqua calda a rischio, le caldaie ora diventano illegali: l’Europa ha già deciso | A casa non puoi più averla

Caldaia e acqua calda
Acqua calda a rischio – AdobeStock – www.FinanzaRapisarda.com

L’Unione Europea pronta a tutto per evitare le immissioni, fate attenzione alle vostre caldaie, perché sono da buttare.

Negli ultimi giorni una discussione importante al parlamento europeo ha riguardato il problema delle immissione nell’aria di inquinanti. L’Italia, purtroppo, è stata tra i protagonisti in negativo di questo rapporto dialogico tra gli stati, dato che i dati sull’inquinamento dell’aria nell’ultimo periodo sono stati al centro del dibattito.

La situazione sconvolgente dei particolati, che ha reso Milano una delle città più inquinate al mondo, ha mostrato alla commissione europea lo scarso impegno da parte italiana a rispettare la regole di portare i paesi a immissioni zero entro il 2050.

L’Europa denota uno scarsa collaboratività da parte del Bel Paese a intraprendere il percorso green che si è deciso e, ovviamente, la preoccupazione è forte sia per la salute degli abitanti, sia per la capacità dello stato italiano di rispettare i patti presi.

Il percorso ecologico deve essere una priorità per tutti, non è assolutamente rimandabile e sicuramente il governo italiano dovrà rispondere di questo insuccesso, che ha portato la pianura padana ad essere una delle zone più inquinate al mondo.

Caldaie addio

Dal 2025 la direttiva europea impone di eliminare qualsiasi bonus o incentivo per l’installazione di caldaie a gas, perché i paesi devono impostare il percorso obbligato per arrivare all’obbiettivo emissioni zero.

Infatti nel 2040 sarà d’obbligo l’eliminazione completa delle caldaie a metano e gli stati membri hanno accettato di sostenere i cittadini nel tentativo di eliminare completamente i combustibili fossili dagli impianti di riscaldamento delle loro case.

Bagno green
Caldaia green zero emissioni – AdobeStock – www.FinanzaRapisarda.com

Direttive casa green

In base a quanto stabilito dall’Unione, gli edifici di nuova costruzione dal 2030 dovranno essere a emissioni zero e anche gli edifici pubblici dovranno essere completamente rinnovati entro questa data. Ovviamente l’Italia solleva il problema dei palazzi storici, che spesso sono frutto di donazioni di antiche famiglie e sono molto difficili per struttura da rimodulare in forma green, quindi l’Europa accetta la presentazione delle planimetrie per i casi su cui non è possibile intervenire.

Il parlamento europeo ha stabilito che tutti i paesi dovranno finanziare incentivi per aiutare i cittadini a installare caldaie di ultima generazione e rinunciare al metano definitivamente e si hanno due anni di tempo per studiare stato per stato la tipologia di piano da mettere in atto, per presentarlo alla commissione, che ha stimato un costo di 257 miliardi complessivi per dare un volto ecologico agli stati membri.