Rottamazione Quater, graziati i ritardatari: il Governo ha fissato nuove scadenze | Aggiorna il calendario

Rottamazione Quater
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Il Governo ha rimesso sul tappeto un’altra possibilità per rottamare le vecchie automobili anche se si arriva in ritardo

Il Governo ha istituito un nuovo salvagente in soccorso di coloro che non sono riusciti a compiere la Rottamazione Quater per mancato pagamento delle rate scadute lo scorso anno, in particolare quelle del 31 ottobre e del 30 novembre 2023. La nuova ipotesi è al vaglio dell’emendamento presentato dal relatore del Decreto Milleproroghe.

Un’eventualità che allargherebbe l’orizzonte temporale per saldare i debiti arretrati (rientranti nel piano di definizione agevolata) fino a mercoledì 28 febbraio 2024. Data a cui si dovranno poi aggiungere i 5 giorni di tolleranza di norma previsti per le definizioni agevolate, scivolando quindi al 4 marzo 2024.

Coloro che avevano deciso di aderire al piano di rottamazione 2023 hanno potuto scegliere di pagare in soluzione unica entro il 31 ottobre dello scorso anno oppure rateizzare il debito in un massimo di 18 rate. Le restanti 16 rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno, a decorrere dal 2024.

Già con il Decreto anticipi 2023 c’era stato un mini-correttivo alle scadenze del piano. In questa occasione era stato previsto un piccolo slittamento al 18 dicembre della deadline per il pagamento della prima e seconda rata. Ora, con il Milleproroghe in fase di approvazione e con l’emendamento depositato, la finestra potrebbe riaprirsi nuovamente, e restare aperta fino al 28 febbraio 2024.

Cosa si paga con la Rottamazione Quater

I debiti che si andrebbero a pagare con la riapertura dei termini sono quelli affidati all’agente della riscossione e compresi tra il 2000 e il 2022. Di questi si pagherebbe solo la cifra dovuta, con l’abbuono degli interessi, sanzioni e aggio sulle cartelle sopra i 1000 euro.
La definizione agevolata include i carichi dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Il contribuente può estinguere questi debiti versando solo le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso spese per le procedure esecutive e per i diritti di notifica. Non sono invece da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio.

Riapre la rottamazione
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Come si paga

Per saldare l’importo dovuto a titolo di Rottamazione Quater si possono utilizzare diverse modalità, a cominciare dal pagamento fisico oppure online. Il contribuente può procedere al versamento in via telematica, senza stampare nulle o senza recarsi in uffici vari attraverso il servizio “Paga on-line” sul sito delle Entrate e sull’App Equiclick.

Sono accessibili e fruibili i canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti al nodo pagoPA. La lista completa dei PSP aderenti e le informazioni sui canali di pagamento attivati sono reperibili sul sito di pagoPA o attraverso domiciliazione bancaria.