Imu, la scadenza è sempre più vicina: chi non paga la nuova rata rischia una multa salatissima

Terza rata Imu
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Un’altra tegola sulla testa dei contribuenti si prospetta a breve con il pagamento della terza rata dell’Imu

Sembra proprio che ci sia una terza rata di IMU da pagare per alcuni contribuenti che alla data del 18 dicembre dello scorso anno hanno pagato il saldo IMU sulla base delle aliquote 2022 e che ora dovranno tener conto delle aliquote pubblicate in ritardo dal Comune su territorio del quale è ubicato l’immobile oggetto di versamento.

Si parla di tributi versati in maniera tempestiva se sono compresi dalle delibere regolamentari e di approvazione delle aliquote e delle tariffe concernenti i tributi comunali diversi dall’imposta di soggiorno, dall’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), purché inserite nel portale federalismo fiscale entro lo scorso 30 novembre 2023.

Attraverso la Legge di Bilancio tutte le tutte le aliquote tardive ossia inserite nel portale del Federalismo fiscale dopo il 14 ottobre (termine ordinario) ma entro il 30 novembre saranno considerate pienamente valide ai fini del saldo IMU 2023. Tali aliquote devono essere pubblicate sul portale del MEF entro il 15 gennaio 2024.

L’eventuale differenza positiva tra l‘IMU a saldo, calcolata sulla base degli atti pubblicati entro il 15 gennaio 2024 e quella versata entro il 18 dicembre 2023, sulla base di aliquote dell’anno precedente, tale differenza, dunque è dovuta senza che vengano applicate sanzioni o interessi. Nel caso emerga una differenza negativa, si accederà ad un regolare rimborso.

Conguaglio IMU come funziona

In virtù di quanto previsto dall’art. 1, comma 72, della legge n. 213 del 2023 (Legge di bilancio 2024), per il solo anno 2023, le delibere di approvazione delle aliquote dell’IMU e delle tariffe della TARI nonché dei regolamenti di disciplina dei medesimi tributi, sono tempestive se trasmesse al MEF, per il tramite del Portale del federalismo fiscale, entro il termine del 30 novembre 2023.

Al contempo, viene dato rilievo, mediante apposita nota, dell’inefficacia degli atti inviati al MEF successivamente al predetto termine del 30 novembre 2023. Tali atti risultano già pubblicati sul sito internet www.finanze.gov.it e sono contrassegnati mediante l’apposizione di una specifica nota che ne evidenzia l’efficacia per l’anno 2023.

Altra rata Imu da pagare
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Come sapere se si deve pagare il conguaglio

Per conoscere le proprie sorti riguardo il pagamento della terza rata di IMU basta collegarsi alla pagina del Dipartimento delle Finanze e inserire il nome del Comune, nella pagina seguente si deve inserire l’anno 2023 e a questo punto il sistema restituisce la delibera pubblicata in pdf. In questo caso non c’è da preoccuparsi.

Viceversa, se non risultano delibere per il 2023 si potrebbe essere tra gli sfortunati che devono versare la mini-rata di febbraio, tuttavia non è detto. Per esser certi del destino della nostra IMU è bene verificare a partire dal 16 gennaio, quando scade l’ultimo termine anche per i ritardatari.