Truffa luce e gas, se ti arriva questa bolletta puoi farti rimborsare fino all’ultimo centesimo | L’iter va seguito con attenzione

forse siete finiti nei guai
forse siete finiti nei guai- www.finanzarapisarda.com

Finire nei guai non è così difficile come pensate, basta un attimo di disattenzione e potreste avere seri problemi.

Tutti voi ogni giorno siete tempestati da telefonate spam e, probabilmente, cominciate ad avere più numeri bloccati che numeri in rubrica di amici con cui parlare e farvi una risata.

Iscriversi al registro di blocco è utile, purtroppo, gli spam hanno talmente tanti numeri, che alcuni sfuggono al controllo, quindi, oltre a usare gli strumenti del vostro telefono, non potete far altro che salutare e riattaccare.

Tutti comprendono il lavoro di tutti e non si può nemmeno essere furiosi con chi lavora per il mercato libero e cerca di contattarvi in maniera educata, sarebbe una scortesia gratuita questa.

Il problema sussiste quando aziende misconosciute, cercano una captazione coattiva di fiducia nei vostri confronti tramite raggiri di dubbio gusto.

Contratti inaspettati

Molti utenti lamentano il fatto di essersi trovati con contratti per utenze mai sentite, con conti da pagare per servizi non richiesti, senza sapere di avere fatto un accordo vincolante con chicchessia.

Questi contratti vengono attivati senza il vostro consenso, da compagnie che, con bizzarri giochi di parole, fraudolentemente iniziano procedure nei vostri confronti per forniture di servizi che, per dirla in parole povere, non avete proprio capito di attivare. Altroconsumo ha effettuato una ricerca ed è consapevole che questo è un fenomeno molto più diffuso di quanto si possa pensare. Nel dubbio, il consiglio più ovvio è quello di non parlare mai al telefono con chi si spaccia per la compagnia di turno e finge di conoscervi, ma se siete finiti in un guaio potete uscirne.

nel dubbio non parlate
nel dubbio non parlate- www.finanzarapisarda.com

Potete contestare una fornitura

Una fornitura può essere contestata entro quaranta giorni dall’emissione della prima bolletta, il venditore non può esimersi da questa pratica contrattuale, altrimenti si ricade palesemente in una truffa e nessuno rischierebbe così tanto, per attivare un’utenza in maniera vagamente ai confini del legale. Se avete concluso “per errore” il contratto al telefono, avete quindici giorni per recedere.

Scrivete una lettera di annullamento al fornitore con il numero del contratto e dichiarate che è stato attivato senza consenso, richiedendo una cancellazione immediata. Anche se siete super tecnologici e avrete sicuramente una pec è meglio una raccomandata r/r. Il venditore avrà l’obbligo giuridico di rispondervi e se non avrà la firma vostra o una registrazione vocale di assenso, ipso facto il contratto è rescisso.