Fondo pensione, con soli 100 euro ti assicuri una vecchiaia felice | Il risultato è davvero sorprendente, meglio approfittarne

Fondi pensione
La crescita dei risparmi nel tempo – finanzarapisarda.com

Accantonare centinaia di euro l’anno su un fondo pensione – se ben scelto – può fare la differenza. Scopriamo perché e come farlo per bene.

Le pensioni future, si sa, saranno decisamente ridotte. Se paragoniamo gli attuali tassi di conversione – tra l’ultimo reddito da lavoro percepito e il primo assegno previdenziale – con quelli che ci saranno anche solo tra una decina di anni, la differenza è sconcertante.

Il rischio concreto, se così continuano ad andare le cose, è di ricevere in quiescenza un 30/40% in meno di quanto prendono attualmente i neo-pensionati. Ma come fare per riequilibrare, quantomeno in parte, questa cosa?

Una possibilità concreta esiste, ed è quella di investire, con una certa oculatezza, in un fondo pensione. Detta così, la cosa, è assai generica, visto che esistono molte tipologie di fondi pensione e, all’interno di esse, innumerevoli prodotti con caratteristiche di investimento diverse.

Ciononostante, tutti quanti – dai fondi pensione di categoria e quelli aperti, sino ai piani individuali di previdenza – sottostanno a precise regole, disciplinate dalle leggi dello Stato. E sono proprio tali regole che ci possono permettere di investire 100 € al mese ottenendo alla fine un discreto risultato economico. Vediamo perché.

La normativa sui fondi pensione

Non tutti sanno che, ad esempio, i versamenti volontari sui fondi ed i piani pensione sono interamente deducibili dal reddito, sino ad un massimo di 5.164,57 € l’anno. Ciò significa che ogni 100 € versati ce ne tornano indietro almeno 23 €, a salire sino a 43 € per chi ha redditi superiori a 50.000 €. Pertanto il versamento effettivo, per avere 100 € investiti è pari a 77 €, a scendere sino a 57 € al mese.

E’ pur vero che al momento della liquidazione del piano, il cumulo dei premi versati precedentemente dedotti è comunque tassato, ma con una aliquota decisamente più bassa: il 15%, che scende sino al 9% con permanenze sul fondo o piano pensione superiori ai 15 anni.

Fondi pensione aperti, chiusi e PIP
Pensionati sereni – finanzarapisarda.com

Altri importanti vantaggi di FIP e PIP

Fondi pensione (FIP) e piani pensione individuale (PIP) hanno inoltre ulteriori importanti vantaggi. Essi sono infatti completamente portabili, trascorsi due anni dalla loro sottoscrizione. Ciò significa che se non mi trovo bene con un fondo, posso sempre trasferire il montante sino ad oggi maturato altrove, ossia magari verso piani o fondi a maggior redditività.

Aggiungiamo infine che la volontarietà dei versamenti, assieme alla possibilità di richiedere – dopo otto anni dalla sottoscrizione – anticipazioni per qualsiasi esigenza, sino ad un massimo del 75% per acquisto o ristrutturazione della prima casa, rendono questa tipologia di risparmio estremamente flessibile e adatta al raggiungimento di un preciso obiettivo: avere una pensione di scorta che incrementi la nostra futura capacità di spesa.