Inflazione, se hai lasciato i tuoi soldi sul conto corrente hai commesso un errore: quanto stai perdendo

Liquidità e inflazione
Il denaro si “consuma” con l’inflazione – finanzarapisarda.com

L’emotività non gioca mai a favore del risparmiatore. Lasciare liquidità sul conto per paura di investire, oggi, significa perdere soldi.

E’ tipico del piccolo risparmiatore muoversi – nelle proprie strategie di investimento – con  un alto tasso di emotività. Egli compra azioni quando il mercato è in crescita, spinto dall’euforia, mentre vende quando le quotazioni calano, mosso dalla depressione.

Niente di più sbagliato, lo sappiamo. Lo stesso bias emotivo si presenta nella situazione attuale, quella caratterizzata da un alto tasso inflattivo. Poiché viviamo in uno stato di incertezza piuttosto costante (crisi economiche, crisi pandemica, guerra e rialzo dei prezzi delle materie prime), il piccolo risparmiatore teme i mercati e si rifugia nella liquidità, depositata sui conti correnti bancari.

La strategia attendista però ha dei costi non indifferenti. Lasciare i propri risparmi liquidi sul conto corrente significa sia perdere opportunità di guadagno sia – ed è peggio – veder erodere il proprio capitale nel tempo.

Per comprendere come mai i depositi liquidi non sono uno strumento adatto in una situazione di crescita costante dei prezzi, proviamo a fare qualche esempio. Il dato dell’inflazione allo scorso mese di agosto riporta un valore del +5,4%. Questo significa, semplificando, che ciò che ad agosto 2022 costava 100 € oggi ne costa 105,4 €.

Perché l’inflazione è nociva per la liquidità

Va però osservato che ad agosto 2022 il tasso inflattivo segnava un +8,4% su base annua. Ciò significa, in analogia a quanto esemplificato sopra, che ciò che costava 100 € ad agosto 2021, un anno dopo costava 108,4 €. Questo significa un +14,25% in due anni.

Detto altrimenti: per comprare la stessa quantità di beni, dopo due anni debbo spendere quasi il 15% in più. Ma se ho i soldi fermi sul conto corrente, remunerati praticamente zero, ciò significa che ci sto perdendo più o meno la stessa cifra. I miei risparmi valgono oggi, cioè, circa il 15% in meno di due anni fa.

Inflazione e conto corrente
Prelevare soldi dal conto corrente – finanzarapisarda.com

La perdita di valore dei conti correnti

Certo, si dirà, il problema dell’inflazione è temporaneo: come è iniziato, finirà. Giusta osservazione, ma quand’è che finirà? Secondo le stime della Banca Centrale Europea il rincaro dei prezzi al consumo dovrebbe persistere ancora a lungo.

Risulta pertanto opportuno, quindi, correre ai ripari il prima possibile. Tante sono le forme di risparmio alternative ai depositi bancari non remunerati. La strategia migliore, se non si è particolarmente competenti in materia, è quella di affidarsi a professionisti del settore, al fine di cercare quantomeno di evitare una sicura erosione di capitale.