Scuola, se vuoi lavorarci manda la messa a disposizione in questi giorni e in queste modalità

Messa a disposizione
Insegnante – finanzarapisarda.com

Lavorare nella scuola è una possibilità concreta per chi si attiva con la messa a disposizione entro la fine di agosto.

Insegnare è, innanzitutto, una vocazione. Ma per molti laureati può anche essere una opportunità lavorativa da non sottovalutare, una volta conquistata la cattedra a tempo indeterminato.

Il posto fisso e sicuro nel settore pubblico è meta assai ambita, ma si è sicuri di essere adeguati al ruolo di docente? Un buon modo per scoprirlo è quello di “testare” le proprie competenze didattiche provando a lavorare nella scuola per un po’. Ma come si può fare? Una strada possibile è quella di inoltrare alle scuole di nostro interesse la cosiddetta “messa a disposizione”.

La messa a disposizione, o MAD in acronimo, è la modalità di candidatura spontanea per chi ambisce a lavorare nella scuola pubblica – non solo come insegnante quindi, ma anche come ATA (personale amministrativo, tecnico ed ausiliario) – senza essere presente in alcuna graduatoria ministeriale.

Posto che le graduatorie sono il canale privilegiato di reclutamento degli insegnanti, molto spesso succede che i nominativi in esse presenti non siano sufficienti a ricoprire tutti i posti vacanti per l’annualità a venire. E il mese di agosto è per l’appunto quello nel quale gli istituti di ogni ordine e grado fanno un bilancio sulla copertura dei posti di docenza, correndo ai ripari nel caso qualche cattedra rimanga vacante.

Graduatorie e MAD

Va però precisato che i candidati tramite MAD sono comunque l’ultima opzione per gli uffici didattici in cerca di docenti.

Prima di tutti vengono infatti gli insegnanti abilitati nelle GAE (graduatorie ad esaurimento), poi i supplenti presenti nelle GPS (graduatorie provinciali per le supplenze) ed infine quelli presenti nelle GI (graduatorie di istituto). Solo da ultimo, nel caso in cui ancora la cattedra risultasse vacante, si attinge dalle MAD.

Insegnare a scuola
Insegnante in classe – finanzarapisarda.com

Come inviare la MAD

L’invio della MAD rimane comunque una opzione da non sottovalutare perché – soprattutto per certe classi di concorso – i docenti potrebbero essere davvero pochi. Su internet è possibile trovare moltissime offerte a pagamento per l’invio della messa a disposizione, le quali ad esempio consentono di raggiungere tutti gli istituti di una provincia ad un costo contenuto (tra i 15 € ed i 30 €).

E’ però possibile agire anche in autonomia, senza spendere un soldo, selezionando gli istituti che ci interessa contattare ed inviando loro la nostra MAD direttamente. In genere esiste una modulistica on line compilabile direttamente sul sito ministeriale della scuola di nostro interesse.