60 mila euro per ogni studente: lo ha deciso il Ministero | Ecco come ottenerli dal prossimo anno

Pnnr per rilanciare i dottorati di ricerca, soprattutto nell’impresa – finanzarapisarda.com

Dottorati di ricerca e il via ai nuovi bandi. Vediamo tutte le novità subentrate in materia. 

Il nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ha previsto lo stanziamento di 726 milioni di euro per il rilancio dei dottorati di ricerca e per incentivare i rapporti tra alta formazione e imprese.

Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha già previsto un piano specifico che prevede quasi 19.000 nuove borse di studio per i dottorati di ricerca. Ma il rilancio si fonda altresì su altri punti. Scopriamoli insieme.

Il rilancio dei dottorati di ricerca nel nostro Paese

Il programma di rilancio si basa su diversi punti. Fra questi anche semplificazioni normative, nuovi accordi e sgravi fiscali per le imprese. Il tutto è volto a rilanciare una figura quale quella del dottore di ricerca che, nel Bel Paese, a differenza di quanto avviene all’estero, nei margini della stessa Ue, non è tenuta nell’opportuna considerazione.

Si vuole dunque favorire l’ingresso di tale figura il più possibile nel mondo del lavoro, soprattutto nell’industria. Le figure medesime sono poco utilizzate lavorativamente in Italia, ben sotto la media europea. Quest’ultimo è un fattore che incentiva fortemente la cd. fuga di cervelli dal nostro Paese.

Partiamo dunque dalle 18.770 nuove borse di studio che, stando a quanto riportato da “Il Sole 24 Ore”, verranno messe a disposizione da parte del Ministero per il prossimo anno accademico. Molte delle risorse a ciò destinate saranno rivolte ai dottorati innovativi (più posti in borsa di studio per i medesimi), e al loro inserimento nelle imprese. Vengono poi i dottorati di altre aree, quali la Pubblica Amministrazione, la transizione digitale e ambientale, il patrimonio culturale.

L’ambito della ricerca è parecchio sottostimato in Italia – finanzarapisarda.com

Le borse di studio e il cofinanziamento dalle imprese

Per ogni borsa di studio concessa il singolo stanziamento è di 60.000 euro. I dottorati innovativi verranno poi cofinanziati con le imprese private. Le borse di studio fin qui esplicate sono già state predisposte con due appositi decreti firmati dal Ministro all’Istruzione Anna Maria Bernini. Oltre al decreto istitutivo delle borse di studio in sé, vi troviamo anche quello introducente il meccanismo d’incentivazione per le imprese, a completamento del relativo piano.

Le imprese quindi, usufruiranno a titolo d’incentivo di un esonero fiscale per ogni dottorato innovativo attivato in collaborazione con lo Stato, e successivamente assunto a tempo indeterminato. Tutte le imprese che accetteranno così di cofinanziare le borse di studio, disporranno di sgravi contributivi fino a 7.500 euro per ogni assunzione, nell’arco che va dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2026. Vi subentrerà il limite di due posti attivabili per ogni dottorato cofinanziato. Per ulteriori precisazioni su tempistiche e modalità si attende un nuovo decreto del Miur.