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Un risparmiatore controlla i propri rendiconti finanziari all’uscita della banca: ma dove conviene maggiormente depositare? – finanzarapisarda.com

Una questione molto dibattuta è se tenere i soldi in banca o alla posta. Approfondiamo al meglio. 

I risparmiatori si pongono di sovente tale interrogativo. Ognuno cerca di far fruttare al meglio i propri risparmi, e la domanda che per prima ci si pone è sul luogo migliore in cui tenere il deposito.

In realtà non esiste una risposta univoca, che possa andar bene per tutti i casi. Ecco perché la questione spesso non viene chiarita agevolmente.

Soldi in banca o alla posta: il confronto

La banca presenta generalmente dei costi che dovrebbero prima essere verificati dall’utente, rispetto alla sottoscrizione del contratto. Quindi si pensi al canone annuo e alle imposte, ma anche all’uso degli assegni, e in generale del numero delle operazioni che si intende portare a compimento. Più quest’ultimo cresce e più si presenteranno dei costi.

Infine, vi sono da considerare anche le condizioni d’uso per la carta di credito o di debito. Certo, il numero delle operazioni può rientrare nel numero a forfait a fronte di una spesa fissa, come previsto sul contratto. Inoltre, vi è anche l’alternativa di offerte particolarmente vantaggiose laddove si decida di aprire un conto in un dato momento, e poi i conti correnti interamente digitalizzati, cd. “a costo zero”.

Nonostante i vantaggi della banca, la posta si rivela in vantaggio per altri aspetti, specie per sicurezza e stabilità – finanzarapisarda.com

Vincoli e investimenti

Inoltre il deposito in banca è un’opzione molto valida per chi dispone di capitali ingenti e desidera investirli in particolari strumenti finanziari. In merito alla posta, invece, i margini di rendimento a fine anno sono per definizione ridotti, ma anche la tassazione risulta di gran lunga ridotta nei buoni fruttiferi rispetto a quella del conto bancario. In termini di paragone, se in posta l’aliquota è del 12,5%, in banca si avrà un’aliquota del 20% per il conto corrente e del 26% per il conto deposito.

Inoltre, se in banca le somme vengono vincolate con le finalità d’investimento, alla posta è concesso il ritiro anticipato delle medesime al 100% e senza penalizzazione. Si dovrebbe rinunciare, in quel caso, solamente agli interessi. I soldi in posta possono poi essere investiti in fondi d’investimento e polizze vita. Se non si dispone di somme troppo alte, in definitiva, la posta è l’istituzione in grado di fornire maggior sicurezza e rendimenti di lungo periodo.

La banca è particolarmente conveniente laddove si disponga di elevata liquidità e si voglia investire costantemente, alla ricerca di rendimenti che sul capitale si rivelino elevati.