Imposta di bollo conto deposito: cos’è?

Vuoi un conto trading demo con 50.000€ gratis per fare pratica?In più anche segnali di Trading Gratis.Clicca qui
L’imposta di bollo conto deposito viene applicata sui conti di deposito. Prima quindi di affrontare il discorso relativo alle imposte è opportuno spiegare che cosa sono i conti di deposito.
Quest’ultimi sono strumenti d’investimento offerti da una banca verso i clienti che intendono ottenere una rendita finanziaria grazie al deposito dei propri risparmi.
Chi non ha una propensione al rischio, ma intende ottenere un guadagno senza alcun rischio o quasi, potrebbe valutare l’apertura di un conto di deposito.
Questi possono essere aperti solo se il cliente possiede già un conto corrente tradizionale e solo da quest’ultimo potrà effettuare transazioni sul e dal conto di deposito. Il conto corrente classico agganciato al conto di deposito viene chiamato “conto d’appoggio” proprio per questa sua funzione.
Non sono conti correnti classici, dunque non sarà possibile accreditare lo stipendio o la pensione, addebitare bollette, effettuare o ricevere bonifici da terze persone oppure ritirare denaro presso uno sportello bancomat.
Quali sono allora i vantaggi dei conti deposito?
La caratteristica vantaggiosa dei conti di deposito è proprio quella di avere poche funzioni perché il loro obiettivo non è comportarsi come un conto corrente tradizionale, ma essere un conto di risparmio con la possibilità di guadagnare ogni anno una percentuale del denaro versato.
Come si versa e si ritira per e dal conto deposito? Per versare si può scegliere fra un bonifico, un assegno bancario o il servizio RID; mentre per prelevare si può solamente effettuare un bonifico.
Ogni banca fissa un tasso di interesse annuo a favore del cliente, che consisterà nella rendita finanziaria. Il tasso di interesse fissato è però lordo. Per calcolare l’importo netto basterà sottrarre il 26% sul guadagno totale, dal momento che in Italia le rendite finanziarie sono tassate proprio del 26%.
Cos’è quindi l’imposta di bollo conto deposito?
Compreso che cos’è il conto deposito, vediamo ora che cos’è l’imposta di bollo conto deposito. Essa è pari allo 0,20% sulle giacenze totali, dunque l’imposta è del 2 per mille.
Esiste però una netta distinzione fra persone fisiche e non. Le persone fisiche non avranno nessun tetto massimo; mentre i soggetti diversi da persone fisiche, come enti o aziende, avranno un tetto massimo di 14.000€.
L’importo minimo per l’imposta di bollo sul conto deposito è pari a 1€, ma la tassa deve essere pagata solo se esiste un vincolo e solo per la durata di quest’ultimo. Se infatti una banca vincola i fondi del cliente (ossia non li può ritirare) è necessario pagare l’imposta di bollo, altrimenti, il cliente ne è esente.
Dunque, qualora in un anno il vincolo sia attivo solo nel secondo semestre, ma non nel primo, il cliente è obbligato a pagare solo metà imposta di bollo, dato che per i primi sei mesi dell’anno il vincolo era disattivo.
Alcune banche prendono in carico l’imposta di bollo conto deposito, ciò significa che pagano la cifra dovuta al fisco al posto del cliente. Ciò può essere un vantaggio perché non ci sono altre tasse da pagare se non quella relativa alle rendite finanziarie.

Lascia un commento