Inflazione, queste cose non puoi più comprarle: la situazione è fuori controllo | Ti stanno privando di tutto

Inflazione
Inflazione – Depositphotos – www.FinanzaRapisarda.com

Nonostante gli annunci che l’inflazione sia in calo, i prezzi di alcuni prodotti continuano a salire. Scoprite cosa succede.

Bankitalia ha fatto un annuncio interessante, perché ha detto che l’inflazione è in calo e  secondo le proiezioni si prevede una diminuzione di 1,3 punti percentuali per questo 2024, ma intanto alcuni prodotti e servizi continuano a soffrire per i rincari.

Il vaglio di questo dato avrebbe dovuto gettare il paese nell’ottimismo, ma, dato che i prezzi non scendono, bisogna economicamente capire, perché ad una discesa dell’inflazione non è corrisposta una diminuzione dei prezzi.

Gli italiani non riescono ad affrontare questo caro vita, il rapporto valore del denaro prodotti è molto sentito, perché il paniere del paese resta vuoto.

I costi dei beni rimangono altalenanti e sono diversi i prodotti e i servizi che subiscono ancora gli effetti della situazione economica poco lusinghiera del periodo.

Prodotti troppo cari

In economia il rincaro dei prezzi dipende da una serie di concause che incidono a livello multifattoriale sul rapporto costo e bene da acquistare, ad esempio i beni energetici sono quelli che inficiano molto sull’inflazione, cosa che ha portato l’indice dei prezzi di consumo a salire fino all’1,2%. I suddetti beni energetici hanno registrato un preoccupante -10,8 dal -17,3 per cento nel mese di febbraio. Il costo rincarato del petrolio influisce sui servizi relativi ai trasporti.

Si fermano invece i beni alimentari non lavorati, a febbraio erano +4,4% e ora sono scesi a +2,6%. Situazione analoga per beni alimentari lavorati e tabacchi.

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Inflazione fuori controllo – Depositphotos – www.FinanzaRapisarda.com

L’incognita Mar Rosso sul caro prezzi

Per ora l‘inflazione non è salita alle stelle solo perché la precarietà esistenziale permette una domanda debole di prodotti di mercato, altrimenti se si avvertisse un minimo di ripresa, i conflitti bellici, quello in Mar Rosso in primis che ha fatto salire il prezzo del petrolio alle stelle, causerebbero un aumento prezzi insostenibile, perché il costo trasporto diventerebbe ancora più gravoso e il prodotto finale sugli scaffali arriverebbe a costare il doppio o il triplo.

La situazione politica è talmente incerta che non è assolutamente possibile fare previsioni a lungo termine, non si sa cosa si verificherà nel mondo dopo i conflitti, non si sa come interverrà l’Europa in Ucraina e non si può preventivare l’andamento della crisi in medio oriente. Questo a livello economico è terribilmente preoccupante, ci si trova in una bolla di vetro fragile, che potrebbe confinare gli stati in una povertà molto seria.