Assicurazione Auto, ora è una condanna: non basterà uno stipendio per pagarla | Aumento esagerato
Assicurazione auto troppo cara, il futuro è camminare se si continua così. Aumenti veramente troppo esagerati insostenibili.
Se prendete il Codice della Strada, l’art 193 impone a tutti i guidatori di essere in regola con la polizza assicurativa, se venite scoperti dalle forze dell’ordine privi di assicurazione, avrete una sanzione pecuniaria molto esosa, che varia da 866 euro fino a 3.464 euro.
L’obbligo ora è previsto anche per i veicoli che vengono lasciati parcheggiati in un area privata e non utilizzati, purtroppo, questa spesa per le famiglie è in continua crescita, perché il rialzo dei prezzi non si ferma.
Ogni anno le polizze subiscono una crescita del 7,8% e in media ogni italiano paga circa 391 euro, per assicurare la propria autovettura.
Il cambiamento climatico ha ampliato moltissimo le richieste di coperture più totalizzanti per evitare i danni da agenti atmosferici o da eventi accidentali catastrofici e le compagnie non si sono lasciate sfuggire la possibilità di rialzare, dato che uno spettro di copertura più ampio è diventato praticamente un obbligo, se non si vuole avere la macchina distrutta.
Furti in aumento
La crisi non ha assolutamente intenzione di fermarsi e i conflitti bellici in corso rendono difficili le comunicazioni internazionali, i furti sono aumentati, perché non si trovano pezzi di ricambio per le automobili e quindi la malavita ne approfitta, per fare scorta di utilitarie più usate, smembrarle e avere un grande ritorno vendendole a pezzi.
Un business molto redditizio in questo momento in cui trovare le parti di ricambio delle auto più usate come la Fiat Panda, la Lancia Ypsilon o la Toyota Yaris, che sono tra le più gettonate su suolo italiano, è un’ impresa titanica, perché le dislocazioni aziendali hanno portato le aziende a produrre le componenti lontano e ora sono reperibili con grande difficoltà e tempistiche molto lunghe.
Le conseguenze del caro polizze
Ovviamente il rincaro delle polizze e gli stipendi bassi non sono due fattori che concordano in un equazione economica, pertanto questa elefantiasi dei costi è finita sul tavolo del Garante per la sorveglianza dei prezzi, che dovrà valutare se c’è un accordo speculativo da parte delle compagnie a discapito dei consumatori, che stanno andando in sofferenza economica con questi rialzi.
Gli automobilisti, ovviamente, non sono rimasti inerti e non restano fedeli alle loro compagnie, che stanno perdendo i clienti, perché la soluzione più ovvia per tutti è stata quella di cercare compagnie low cost on line, che sono ormai le più competitive.