Aumentare la pensione è possibile? Con gli assegni familiari l’importo sale alle stelle: come fare

Come aumentare la pensione
Aumento pensione Finanzarapisarda.it

Sarebbe un sogno per molte persone poter aumentale l’importo pensionistico. Chi e come può farlo?

Sono molte persone al giorno d’oggi che possiamo definire previdenti e che stanno già guardando al loro futuro per quel che riguarda la loro pensione. Parliamo delle persone figlie di una generazione più fortunata di quella odierna e che hanno avuto modo di garantire a sé stessi e per la loro famiglia, un flusso lavorativo continuo.

Tuttavia un possibile aumento di pensione può essere possibile anche per coloro che sono anche già pensionati ma, come spesso e fin troppo sovente accade, li sentiamo lamentare di percepire un assegno pensionistico fin troppo esiguo e non sufficiente per le proprie necessità di vita. Diciamo subito però che ciò non è fattibile per tutti quanti.

La prima condizione, che è in questo caso una vera e propria conditio sine qua non, per poter aumentare la propria pensione con il metodo che stiamo per rivelare, vale solo ed esclusivamente per coloro che sono o sono stati lavoratori dipendenti. L’operazione dunque non è attuabile per lavoratori autonomi o imprenditori.

Una delle possibili soluzioni consiste infatti nell’assegno familiare, visto che questo appunto spetta solo a coloro che sono iscritti all’ordine dei lavoratori dipendenti. Parliamo dunque di persone che hanno firmato o posseduto un contratto, possibilmente a tempo indeterminato.  Tale assegno infatti spetta solo ai nuclei familiari dei titolari di pensione che derivi da un lavoro da dipendente.

Chi può incassare l’assegno familiare

Ai sensi dell’articolo 1 decreto legislativo 230 del 23 dicembre 2021, esso abroga l’assegno unico per i figli a carico. A partire dal 1 marzo 2022 questo può essere richiesto unicamente dal nucleo familiare composto dal richiedente, colui che detiene la pensione e almeno un familiare tra cui coniuge, non separato e non divorziato, fratelli o sorelle o nipoti, solo però questi ultimi se sprovvisti di genitori e non aventi diritto alla pensione.

L’assegno inoltre non viene rilasciato qualora nel nucleo familiare del richiedente sia presente un familiare di età inferiore ai 21 anni o un figlio con disabilità a carico. Un ulteriore requisito da soddisfare è che il beneficiante dell’assegno sia in un nucleo in cui il reddito complessivo è generato dal 70% del reddito derivante dalla prestazione pensionistica.

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I limiti di reddito

Ovviamente da rispettare è anche un limite di reddito, che viene a sua volta aggiornato di anno in anno, oltre che un controllo su tutti i redditi assegnati Irpef percepiti nel periodo di erogazione al netto di particolari dettagli quali, detrazione d’impostaoneri deducibiliritenute erariali.

La modalità attraverso cui fare domanda può avvenire comodamente e in maniera autonoma attraverso il sito dell’Inps, oppure, come da normale prassi, attraverso appositi uffici di Caf e Patronato. La cosa da non scordare mai è che vada sempre allegata una dichiarazione dei redditi e riguardante la composizione del nucleo familiare.