Pensione a 64 anni con Quota 104, gli incentivi raggiungono cifre stellari | Chi potrà smettere di lavorare nel 2024

In pensione prima del tempo con incentivi statali. FinanzaRapisarda.com

Agevolazioni per andare in pensione nel 2024 con quota 104. Ci sono alcune fasce di utenti che potrebbero essere agevolati.

Terminati gli effetti di Quota 103, sacrificata da una legge di Bilancio limitata a pochi interventi sul fronte pensioni, nonostante si fosse prospettato un prolungamento, permettendo così per un altro anno ancora il pensionamento a 62 anni di età e 41 di contributi. Alla fine però il Governo è stato costretto a rivedere i requisiti di accesso.

E così il prossimo anno di passerà a parlare di Quota 104, attraverso un incremento del requisito anagrafico. La proroga però riguarderà solamente coloro che nel 2023 hanno compiuto i 62 ma non avranno raggiunto i 41 anni di contributi richiesti, e nel contempo viene escluso chi è nato nel 1962.

Infatti, Quota 104 è dedicata ai nati nel 1961 e possono beneficiare coloro che hanno iniziato a lavorare nel 1983. La platea di coloro che possono accedere a Quota 104 è inferiore rispetto alla precedente Quota 103. Paradossalmente, chi ha già maturato i 41 anni di contributi ma per pochi mesi può non aver compiuto i 62 anni, non vi potrà accedere.

In definitiva, al pari delle misure che l’hanno preceduta consente il pensionamento anticipato una volta che la somma tra l’età anagrafica e i contributi maturati dà come risultato il numero 104. Ovvero 63 anni di età e 41 di contributi. Poi, dalla maturazione dei requisiti alla pensione dovranno passare 3 mesi (privato) e 6 mesi (pubblico).

Quale potrebbe essere l’importo della pensione

E’ ancora attivo il vincolo per coloro che vogliono andare in pensione in anticipo, i quali avranno diritto a un assegno non superiore a 5 volte il trattamento minimo, indipendentemente da quale possa essere l’importo maturato. Solo una volta raggiunti i requisiti per la pensione di vecchiaia, verrà riconosciuto anche il resto.

Secondo le prime stime, dunque, il trattamento minimo dovrebbe essere vicino ai 600 euro al mese, pertanto la pensione distribuita non dovrebbe essere superiore ai 3.000 euro lordi mensili. A latere, sussiste sempre il divieto di intraprendere una nuova attività lavorativa per chi ricorre a Quota 104. Eccezion fatta per le prestazioni occasionali.

Pensioni anticipate nel 2024. FinanzaRapisarda.com

Incentivi per chi resta

Rimane attivo il Decreto legge 48 2023 (chiamato “bonus Maroni”) che consente a coloro che, pur avendo i requisiti, restano al lavoro,  di vedere riconosciuti in busta paga i contributi previdenziali che avrebbe dovuto versare all’Inps (attraverso il datore di lavoro). Da ricordare che tali trattenute a carico del lavoratore sono pari al 9,19%.

Grazie a questa misura la quota di contributi a carico del lavoratore viene completamente azzerata, garantendo così un aumento dello stipendio netto a parità di lordo. Tuttavia, a differenza dello sgravio contributivo – anch’esso confermato dalla legge di Bilancio 2024 – in questo caso i contributi non versati non saranno riconosciuti ai fini della pensione.