Cartelle esattoriali, lo strumento alternativo alla rottamazione che nessuno conosce: è utilissimo

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tempo di tasse- finanzarapisarda.com

Chi non ha aderito alla rottamazione delle cartelle entro il 30 giugno ha un’altra possibilità da cogliere: ecco come fare per rateizzare tasse e sanzioni da pagare.

Il 30 giugno 2023, a fronte di una proroga di due mesi, è stato l’ultimo giorno utile per presentare la sanatoria delle cartelle esattoriali, quella modalità di pagamento agevolata conosciuta anche come rottamazione delle cartelle.

In questo momento i contribuenti stanno aspettando le risposte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione : entro il 30 settembre il concessionario alla riscossione che dal 2017 ha sostituito Equitalia potrà rispondere in tre modi diversi.

L’Agente della Riscossione potrà accettare completamente l’istanza del contribuente, inserendo nella rottamazione tutte le cartelle presenti nella domanda. Ci potrebbe essere anche la reiezione della domanda, l’istanza eventualmente non accettata con l’annullamento dei benefici della rottamazione.

Tra le possibili risposte alla richiesta di rottamazione potrebbe esserci anche un parziale accoglimento delle domande: in questo caso alcune cartelle verrebbero ammesse alla rottamazione e altre invece verrebbero escluse.

Rottamazione delle cartelle esattoriali: come funziona e quali sono le scadenze

Una volta ricevuta la risposta dell’Agenzia delle Entrate toccherà al contribuente procedere al pagamento delle rate concesse dall’ADER in base alla richiesta del diretto interessato. Si prevede una rateizzazione per un massimo di 18 mesi: le prime due scadono rispettivamente il 31 ottobre ed il 30 novembre 2023, successivamente scadranno ogni 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno dal 2024 al 2027. Basta un solo mancato pagamento per arrivare alla decadenza del beneficio.

Per ogni scadenza esiste una soglia di tolleranza di 5 giorni: se una delle rate non viene versata entro i 5 giorni successivi alla sua scadenza, si perde il beneficio della rottamazione. Bisogna precisare che le prime due rate che sono molto ravvicinate, devono coprire il 20% del debito totale (10% a rata). Un esborso importante da considerare per chi si trova in difficoltà economiche.

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calendario tasse- finanzarapisarda.com

Rateizzazione ordinaria delle tasse: quando è preferibile

Anche nel caso in cui il contribuente paghi le prime rate e salti le altre, perderà il beneficio della rottamazione e dovrà pagare nuovamente l’intero debito senza alcuno sconto per ciò che riguarda le sanzioni e gli interessi. Esistono però altri metodi per rateizzare il pagamento: si tratta del ricorso alla rateizzazione ordinaria, che non prevede sconti.

Optando per la rateizzazione ordinaria non si avranno i privilegi per la definizione agevolata ma si potranno scegliere piani di rateizzazioni più lunghi e più flessibili. Il piano di rateizzazione può essere spalmato fino a 6 anni, con 72 rate mensili, o perfino su 10 anni di tempo, con 120 rate mensili, nel caso in cui si dimostri di avere delle comprovate difficoltà economiche. In questo caso il mancato pagamento di una rata non comporta la sospensione della rateizzazione: affinché decada la rateazione ordinaria bisogna saltare 8 rate del piano.