Se prelevi questa cifra scatta la segnalazione alla Guardia di Finanza: fai molta attenzione, la buona fede non basta

limite prelievo di contanti
limite prelievo di contanti- finanzarapisarda.com

I diversi movimenti che avvengono sui nostri conti, come bonifici e versamenti, sono soggetti a controlli: ecco quali sono le operazioni sospette per la Guardia di Finanza. 

Da diversi anni si assiste ad una scelta normativa orientata al favorire l’utilizzo della moneta elettronica al posto dei contanti, che sono da sempre veicolo di evasione fiscale. La lotta al cash passa attraverso i vari controlli che vengono effettuati sui movimenti che ognuno di noi compie sul proprio conto corrente.

Il Fisco è sempre in agguato per notare eventuali movimenti strani in caso di bonifici o trasferimenti di contanti, ma non tutti sanno che esistono anche altre operazioni controllate e si tratta dei prelievi, le operazioni più frequenti.

Il prelievo consiste nel ritiro presso il bancomat o lo sportello automatico di denaro contante di cui si necessita per le piccole e grandi spese quotidiane. I contanti non sono un mezzo di pagamento tracciabile e il loro utilizzo può spesso fare capo ad attività illecite: per questo motivo esiste un’apposita normativa antiriciclaggio per il prelievo dei contanti che prevede obblighi specifici da parte dell’Istituto di credito.

La banca deve quindi segnalare tutte le operazioni ritenute sospette all’UIF, Unità d’Informazione Finanziaria, come strumento preventivo nella lotta al riciclaggio, finanziamento del terrorismo e all’utilizzo di denaro proveniente da attività criminose.

Prelievo di contanti: le operazioni che insospettiscono il Fisco

In particolare nelle operazioni di prelievo e in altre operazioni bancarie ci sono delle circostanze in cui l’operatore bancario di riferimento è tenuto ad effettuare immediata segnalazione. I sospetti su eventuali attività illecite possono presentarsi in qualsiasi momento, durante operazioni di routine, e possono riguardare la capacità economica del soggetto o l’attività che questo soggetto svolge.

Esiste un limite di prelievo di somme per i soggetti privati che non andrebbe superato per evitare la segnalazione all’UIF: questo limite è fissato sulla soglia di 10.000 euro in un mese. Naturalmente questo limite è da considerarsi anche come la somma dei singoli prelievi frazionati nell’arco del mese.

prelievo contanti
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Segnalazione all’Agenzia delle Entrate per movimenti bancari sospetti: cosa succede

Cosa succede dopo la segnalazione? Non ci sono accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate ma sarà l’UIF a decidere se inoltrare o meno questa segnalazione alla Guardia di Finanza. In ogni caso di fronte alla richiesta di prelievi di ingenti somme di denaro l’operatore bancario può chiedere i dovuti chiarimenti al cliente.

L’operatore bancario può sottoporre al cliente un apposito questionario in cui dichiara la destinazione delle somme da lui prelevate o richieste in cassa. I controlli sono effettuati sia sulle operazioni che riguardano i conti correnti bancari che su quelle che riguardano i conti postali.