Esiste un metodo per non pagare l’imposta di bollo sul conto corrente? La verità potrebbe stupirti

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imposta di bollo conto corrente- finanzarapisarda.com

In cosa consiste l’imposto di bollo sul conto corrente e chi è esonerato dal pagamento di questa tassa? Ecco tutti i chiarimenti.

L’imposta di bollo sul conto corrente ammonta a 34,20 euro l’anno per le persone fisiche e a e 100 euro l’anno per le persone giuridiche e titolari di partita Iva.

L’Agenzia delle Entrate ha precisato che ogni contribuente è chiamato al pagamento dell’imposta per ogni tipo di rapporto finanziario, che si tratti di conto deposito o conto corrente.

Ci sono però delle eccezioni: nel caso in cui il valore delle giacenze non superi i 5.000 €, non è dovuta l’imposta di bollo, ma devono essere considerati tutti i conto corrente e i libretti di risparmio identicamente intestati con lo stesso istituto finanziario.

Nell’anno in corso, il 2023, sono esenti da imposta di bollo i conti corrente, libretti di risparmio che sono intestati a soggetti con Isee inferiore a 7.500 €, anche se superano la giacenza di 5.000 euro, ma solo se si tratta di un conto base.

Come chiedere l’esonero dal pagamento dell’imposta di bollo sul conto corrente

Per usufruire dell’esonero il titolare del conto base deve produrre un’autodichiarazione Isee presso la propria banca entro il 31 maggio di ogni anno mostrando di essere in possesso dei requisiti che gli permettono di non pagare l’imposta di bollo. L’imposta di bollo non si applica ai conti che presentano un saldo negativo.

Il pagamento di questa imposta avviene in modo automatico: viene trattenuta direttamente sul conto corrente, libretto di risparmio, conto deposito o altri prodotto finanziario. A versarla all’erario è direttamente l’intermediario finanziario che ricopre il ruolo di sostituto d’imposta. Cosa succede, invece, per i conti detenuti all’estero? Il discorso cambia perché le banche estere non fungono da sostituti d’imposta. Le somme accreditate su conti esteri devono essere dichiarate nel Modello Redditi in sede di dichiarazione fiscale, nel riquadro RW. In questo caso l’imposta di bollo si chiamata Ivafe, Imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero. Il versamento dell’imposta da parte dell’intermediario deve essere eseguito entro il 16 febbraio di ogni anno con riferimento all’anno precedente.

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Imposta di bollo su conto deposito: a quanto ammonta e a chi si applica

Per quanto riguarda l’imposta di bollo su conto deposito, invece, questa è proporzionale al deposito e pari allo 0,20% calcolato sulle giacenze. In pratica l’imposto di bollo dovuta per un conto deposito ammonta al 2 per mille della somma depositata, ma esistono delle differenze tra persone fisiche e persone giuridiche.

Non è previsto un tetto massimo per le persone fisiche, ma è previsto un tetto massimo di 14mila euro per le persone giuridiche.