Superbonus, cosa succederà al beneficio nel 2023 | Le ultime notizie a riguardo fanno arrabbiare

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Riconfermato anche in questo nuovo anno con una nuova formula, il Superbonus mantiene la cessione del credito: ecco a chi è destinato e chi vi può accedere.

Il Superbonus è stato riconfermato anche in questo nuovo anno con il nuovo Premier Giorgia Meloni che ha supportato la proposta che prevede anche la cessione del credito verso banche e aziende.

Ma chi può usufruire di questa formula? La cessione del credito riguarda una serie di agevolazioni fiscali soprattutto in ambito edilizia come Superbonus, Ecobonus, Bonus Ristrutturazioni, Sisma Bonus, Bonus Barriere Architettoniche, installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine per le auto elettriche.

In realtà in relazione alla cessione del credito le notizie non risultano molto confortanti, dato che a partire da Febbraio si è deciso di abolire questa modalità.

Per quale motivo è stata abolita la possibilità di cedere il credito?

Superbonus e cessione del credito: cosa si può fare e cosa no

Come anticipato a partire dal 17 Febbraio è stata totalmente bloccata la possibilità di cessione del credito, sia in cessione diretta del beneficiario del bonus sia con il passaggio intermedio dello sconto in fattura con cessione del credito all’impresa.

Questa decisione ha lasciato disorientati molti committenti, progettisti e imprese che stavano già in procinto di avviare i lavori oppure pensando di avviarli, ma è importante sapere che chi sta già realizzando lavori agevolati con i bonus edilizi, avendo presentato Cilas, Cila, ottenuto il titolo abilitativo o avviato i lavori prima della data dichiarata come di limite, può continuare i lavori con il regime fiscale previgente, ovvero scegliendo tra detrazione Irpef, sconto in fattura o cessione del credito.

Molto importante però per fini fiscali è comunicare entro il 31 Marzo all’Agenzia delle Entrate la cessione del credito effettuato nell’anno 2022 e anche quello effettuato nell’anno 2021.

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Nel caso di proprietari di case unifamiliari o di abitazioni con ingresso autonomo, è sufficiente aver presentato la Cilas o richiesto il titolo abilitativo entro il 16 febbraio 2023. Per i condomini, invece, è necessario aver adottato la delibera assembleare e presentato la Cilas o richiesto il titolo abilitativo entro la stessa data. In caso contrario, il condominio non potrà avvalersi della cessione del credito.

Anche nel caso di un intervento di demolizione e ricostruzione, la facoltà di scegliere la cessione del credito è riservata solo a chi ha richiesto il titolo abilitativo entro il 16 febbraio 2023. Tuttavia, per chi abbia comunicato o richiesto i titoli per effettuare gli interventi ma non ha ancora avviato i lavori né fatto bonifici, c’è ancora la possibilità di scegliere lo sconto in fattura o la cessione del credito. Chi non avesse rispettato i termini entro il 16 febbraio 2023 potrà soltanto detrarre le spese dall’Irpef.