Non succedeva dagli anni ’70: è arrivata l’attesissima riforma sulle tasse | Ecco quanto si pagherà davvero

Quali cambiamenti introduce la nuova riforma complessiva del Fisco? – finanzarapisarda.com

Cambiamenti in vista per il Fisco. Vediamo cosa prevede la nuova riforma in discussione. 

Nel corso di questa settimana, il Governo avvierà la discussione sulla nuova riforma fiscale. Entro metà marzo la legge delega sulla riforma verrà presentata al vaglio del Consiglio dei Ministri. Si parla di una revisione su deduzioni e detrazioni fiscali.

Previsti in materia dei tagli su queste ultime, tagli che poi dovrebbero finanziare una migliore ponderazione delle aliquote Irpef. Dunque, una riduzione delle medesime che dovrebbe portare all’approvazione della tanto conclamata Flat Tax.

La riforma e l’impatto sulle aliquote Irpef

Attualmente le aliquote Irpef si articolano su quattro scaglioni. Il primo scaglione riguarda i redditi fino a 15.000 euro e l’aliquota corrispondente è del 23%. A seguire, si hanno i redditi superiori a 15.000 euro e fino al limite di 28.000, per i quali l’aliquota passa al 25%. Per i redditi poi che sono superiori a 28.000 euro e fino al limite di 50.000 euro, l’aliquota sale al 35%.

Infine, per i redditi che superano l’importo di 50.000 euro, l’aliquota corrisponde al 43%. Qual’è la proposta di riforma in fase di lavorazione? Innanzitutto passare da quattro a tre aliquote. In particolare si pensa all’accorpamento fra la seconda e la terza fascia, con percentuale di prelievo che passerebbe, ancora non si sa con precisione, ad una quota attorno al 27-28%.

In questi termini, chi ha un reddito superiore a 15.000 euro e fino a 28.000 euro, pagherebbe il 2% in più di tassazione Irpef. Beneficeranno di una riduzione invece i contribuenti dello scaglione 28.000-50.000 euro. Ci saranno poi altri cambiamenti che coinvolgono la materia fiscale nel suo complesso. Quindi nei settori della dichiarazione, dell’accertamento, della riscossione e del contenzioso.

Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo (fonte: ansa.it) – finanzarapisarda.it

La semplificazione

Tutte le novità saranno all’insegna della semplificazione. Tornando al discorso sulle aliquote, ad esempio, si ritiene che il primo accorpamento non sia altro che un primo passo, in realtà. Si potrebbe poi passare da tre a due scaglioni, e poi ad uno, istituendo così la Flat Tax. Ciò anche alla luce delle dichiarazioni del ministro Salvini che ha optato per un suo rilancio.

Oggetto di semplificazione altresì la modulistica, così come il calendario e il sistema alla base dei versamenti. Il tema dei controlli poi, non fa eccezione. Si parla a tal proposito di un concordato preventivo biennale. Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha ribadito di come si tratti di una prima riforma globale sulla materia fiscale, in seguito a quella subentrata negli anni ’70.

Il Fisco è stato poi oggetto di riforme minori, di volta in volta riguardanti alcuni dettagli, ma non si è mai optato per una revisione globale.