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Ora legale ora con più legalità | Se permanente farebbe risparmiare milioni

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Il 26 Marzo 2023 torna ancora una volta il momento di spostare le lancette dell’orologio con l’ora legale, ma non tutti sanno che se questa fosse dichiarata fissa potrebbe far risparmiare ai contribuenti davvero milioni.

Torna ancora una volta, come ad ogni appuntamento fisso annuale, l’ora legale, ovvero le lancette, a partire dalla notte tra il 26 ed il 27 Marzo, esattamente quando scoccheranno le 2 di notte, dovranno essere spostate un’ora avanti.

Questo si ripete ogni anno, come ovviamente anche l’altra faccia della medaglia, l’ora solare,al momento in corso d’opera: parliamo appunto dell’orario che si impone a seconda dell’orario appunto legato alla luce solare, ugualmente come con l’ora legale, dove però si effettua questo spostamento in avanti delle lancette dell’orologio, proprio perché nel periodo che va da Marzo ad Ottobre circa, la luce solare perdura di più e dunque si cerca di sfruttare un’ora più di sole.

Eppure sapevate che se l’orario legale fosse stabilito come unico orario possibile, si potrebbero arrivare a risparmiare ben 382 milioni ogni anno?

Si, avete capito bene, una cifra davvero spropositata che certamente non sarebbe da buttare via. Il motivo è molto semplice e ve lo spieghiamo nelle righe successive.

Ora legale: renderla definitiva converrebbe a tutti

Come delineato dagli studi di Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), una società no profit a cura dell’ambiente, mantenere perennemente l’ora legale darebbe la possibilità solo al nostro paese di risparmiare quasi quattrocento milioni all’anno grazie alla minore produzione di elettricità in quell’ora di sei mesi.

Si parla oltretutto di un apporto all’ambiente non indifferente, dato che si produrrebbero anche notevoli quantità in meno di anidride carbonica che andrebbero nell’aria.

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Sulla questione è intervenuto proprio il Presidente di Sima, Alessandro Miani, che si è rivolto direttamente al Governo guidato da Giorgia Meloni, sollevando la questione:

“A tutto ciò si aggiungerebbe un massiccio taglio alle emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana e planetaria. L’abbandono del doppio cambio orario annuale farebbe inoltre cessare anche i piccoli disturbi di alterazione del ritmo circadiano che oggi sperimentiamo nel passaggio da ora solare a ora legale e viceversa, con effetti benefici sulla salute dei cittadini”.