Arriva il domicilio digitale, che fine fa la PEC? Come si attiva e a cosa serve

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Nasce un nuovo “luogo digitale” dove i cittadini potranno ricevere le informazioni in formato digitale, ma quali saranno le sorti della vecchia, cara PEC?

Intanto crescono sempre di più le domande inerenti l’introduzione di questa nuova realtà e in quale misura si differenzi dalla PEC. Cerchiamo ora di fare maggiore chiarezza.

A stabilire l’obbligatorietà del domicilio digitale è la legge Semplificazioni. È infatti, a causa di quest’obbligo, che professionisti e aziende, dovranno ricorrere all’utilizzo del domicilio digitale.

Una prima novità che potremmo riportare è rappresentata dalla presenza di eventuali sanzioni in mancanza dell’utilizzo della posta elettronica digitale.

Ma quali saranno i vantaggi del domicilio digitale, in che modo si differenzia dalla PEC e, soprattutto come bisognerà attivarlo? In questo articolo troverete le risposte a tutte le vostre domande.

Domicilio digitale: cos’è?

Tipicamente noto come “luogo digitale” che consente a tutti i cittadini in possesso di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata, di ricevere online tutte le comunicazioni che abbiano valenza legale. Uno dei primi motivi per cui è stato istituito il domicilio digitale consiste nella sostituzione del domicilio fisico, luogo dove principalmente si ricevevano comunicazioni ufficiali. Sostanzialmente cosa cambierà? Tali comunicazioni, invece di arrivare al proprio indirizzo fisico, arriveranno all’indirizzo PEC sostituendo, ad esempio Via dei Mille 56 a nome.cognome@gestorepec.it. Cambia anche la forma di ricevimento delle comunicazioni, in modalità asincrona e lontana da ogni vincolo spazio-temporale. Infatti che ci ritroviamo in un’altra parte del mondo poco conta perché la mail arriverà in qualsiasi circostanza.

Come attivare il domicilio digitale

Compreso gli obblighi e il funzionamento di questo nuovo strumento divenuto ormai indispensabile, vediamo come procedere all’attivazione dello stesso. Innanzitutto, l’attivazione è ad oggi obbligatoria per i professionisti e le imprese, ciò significa che non vi è alcun obbligo nei confronti delle persone fisiche. Cosa occorre per attivare il domicilio digitale?

  • indirizzo di posta elettronica certificata in linea con la normativa UE;
  • procedere poi alla registrazione del proprio recapito in elenchi appositi che verranno messi a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni per le comunicazioni con i cittadini.

Dunque, per le imprese e i professionisti, il primo passo è costituito proprio dalla necessità di munirsi di un indirizzo PEC. Successivamente per la figura delle imprese, il dovere sarà quello di:

  • controllare che l’iscrizione al domicilio digitale sia avvenuta correttamente al Registro delle imprese;

Per i professionisti invece l’obbligo sarà di:

  • controllare se il loro domicilio digitale risulta regolarmente iscritto. In che modo? Bisognerà verificare la presenza della PEC nell’Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta certificata gestito dal Ministero dello Sviluppo economico.
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I vantaggi del domicilio digitale

Uno dei primi pro che potremmo ricercare nell’attivazione di una simile pratica sta proprio nel risparmio di materie prime (carta stampata) e, soprattutto, di tempo. Non sono ammessi ritardi in quanto non bisogna attendere particolari tempi di spedizioni che sicuramente possono risentirne di ritardi, periodi festivi e blocchi da parte dei postini. Il nuovo servizio rappresenta una vera e propria svolta in materia di comunicazioni. Infatti, oltre al risparmio di tempo, si parla di un servizio veloce ed efficiente in quanto, chiunque potrà accedere alle comunicazioni dalla Pubblica Amministrazione direttamente dal proprio smartphone o laptop.